Accordo Unipol-Fondiaria SAI per Premafin

C'è la firma lettera di intenti per l'integrazione. La famiglia Ligresti esce di scena? Rifondazione comunista: "Assetti e ricapitalizzazioni non danneggino i lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 gennaio 2012 14:44
Accordo Unipol-Fondiaria SAI per Premafin

La famiglia di origini siciliane, da decenni nel settore con il gruppo Fondiaria- Sai, ha accettato di farsi da parte dopo mesi di pressing da parte di Mediobanca, da dove spiegano: «Soluzioni condivise, lavoriamo al rilancio». La famiglia dell'imprenditore siciliano potrebbe scendere sotto il 10%. Fondiaria SAI S.p.A. è un gruppo assicurativo italiano con sede a Torino controllato dalla famiglia Ligresti tramite la holding Premafin Finanziaria spa. Il Gruppo Fondiaria Sai è formato da oltre cento società che operano in tutti i principali rami del settore assicurativo, finanziario, bancario, immobiliare, sanitario.

Una delle sedi principali si trova a Firenze, in piazza della Libertà, dove lavorano circa 500 dipendenti. Campanello d'allarme nella sede fiorentina di Fondiaria-Sai? "A rischio - avvertono i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - la tenuta dei livelli occupazionali". La proprietà "è invischiata in un complesso giro di borsa e in un processo di ricapitalizzazione che servirà a coprire le perdite e soprattutto a completare gli assetti societari mentre non c’è alcuna attenzione sugli impegni a suo tempo sottoscritti con i sindacati in materia di lavoro,occupazione e diritti contrattuali".

Dei 500 lavoratori presenti nella sede fiorentina, 380 impiegati della direzione "vivono nella più totale incertezza e precarietà". Mentre i sindacati rivolgono un appello a mantenere alta l’attenzione delle Istituzioni a tutela dei lavoratori, Rifondazione comunista richiede alla Provincia di Firenze "di assumere un ruolo, contrastando precarizzazione e atteggiamenti di basso profilo sociale. Occorre che assetti societari, ricapitalizzazioni e ricerca di profitti non producono alcun danno al lavoro, salari e redditi".

Presentata una domanda d'attualità in Provincia.

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