Berlusconi si è dimesso

Manciulli (Pd Toscana): "Si è chiuso capitolo triste per Paese. Adesso si aprirà pagina nuova della politica".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2011 21:28
Berlusconi si è dimesso

Firenze, 12 novembre 2011 - Questa sera il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rassegnato le sue dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L'evento è stato seguito in diretta televisiva da Sky Tg24. "È finita un'epoca e siamo contenti che si sia chiuso questo capitolo, triste, per il nostro Paese. Un Paese che Silvio Berlusconi lascia in condizioni molto difficili". Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli si esprime così sulle dimissioni di Berlusconi da Presidente del Consiglio.

"Ora noi - continua Manciulli - vogliamo metterci la responsabilità che non ci ha messo lui per risollevare l'Italia, lavorare per la coesione sociale e riacquistare la credibilità internazionale che ci è mancata in questi anni. Chiusa questa fase populista della quale si è nutrita l'Italia per quasi vent'anni, fatta solo di slogan e promesse e mai di realtà, confidiamo nella pagina nuova che si sta aprendo in cui la politica si riapproprierà dei contenuti, del merito nelle questioni, dei fatti per perseguire l'interesse collettivo, perché a questo paese servono scelte di governo e assunzioni di responsabilità per costruire un futuro.

Il Partito Democratico della Toscana - conclude il segretario Manciulli - sarà al servizio di questo processo dal quale speriamo possano prodursi quelle politiche e quei risultati che tutti noi aspettiamo da troppo tempo. Occorre guardare avanti al futuro che ci aspetta con la volontà positiva e laboriosa di costruire e ricostruire dopo le macerie lasciate da Berlusconi". "Festeggiamo sì, ma continuiamo l'opposizione" dichiarano in sintesi Antonio Mereu ed Anna Soldani, portovace della Casa della Sinistra di Firenze e Fiesole. "Terminano 17 lunghissimi anni di era berlusconiana; un'epoca che si chiude non sulla spinta della nostra opposizione nè delle tante manifestazioni di piazza.

Berlusconi cade essenzialmente per l'accerchiamento dell'establishment finanziario e speculativo mondiale ed europeo (Fmi, Bce, Ue) secondo il principio che, quando la politica non è più funzionale ai progetti della finanza speculativa salassando i popoli, si affida tale compito alla tecnocrazia, sotto forma di governo di grande intese o tecnico. Cosi è avvenuto in Grecia con Papadimos e in Italia con Mario Monti, entrambi appartenti alla governance economica europea e mondiale che, senza toccare patrimoni, rendite finaziarie e banche realizzeranno le riforme strutturali sulla pelle dei pensionati, dei lavoratori del welfare. Noi riteniamo che il governo tecnico sancisca il fallimento della politica privando i cittadini della possibilità di esprimersi attraverso il voto.

Il consenso ad ogni governo si esprime infatti solo attraverso una consultazione popolare. Ribadiamo la necessità di istituire un patto di consultazione fra tutte le forze che si oppongono a questa prospettiva. Per discuterne tutti insieme ci troviamo lunedì 14 novembre alle ore 21,15 presso il Circolo Arci di via delle Porte Nuove n. 33, in una riunione congiunta dell'assemblea degli aderenti alla Casa della Sinistra e dei compagni del Comitato Politico Provinciale (della Federazione della Sinistra, nda)".

Notizie correlate
In evidenza