Pinocchio e Firenze: un libro per raccontare i luoghi del burattino

"Una importante sfida culturale" afferma Giani, che rilancia: "Intitoliamo a Lorenzini il parco di Castello"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2011 20:00
Pinocchio e Firenze: un libro per raccontare i luoghi del burattino

I luoghi dove si svolgono le avventure di Pinocchio non sono solo il frutto della fantasia di Carlo Lorenzini, detto Collodi, ma sono esistiti davvero: la casa di Geppetto a Castello, il teatro dei burattini a Peretola, la città delle Api industriose a Capalle… E’ seguendo questo filo inedito ed avvincente che è nato “Pinocchio a Firenze”, volume del Comitato Carlo Lorenzini-Firenze edito dalla Libreria Editrice Firenzelibri, presentato stamani in Palazzo Vecchio dal presidente del consiglio comunale Eugenio Giani insieme agli autori. “Questo bellissimo libro colma un vuoto e rappresenta una operazione editoriale che spero abbia grande successo, perché non è solo una iniziativa commerciale ma soprattutto una sfida di valori – ha detto Giani – Tutto quel che riguarda Pinocchio richiede una scelta di politica culturale forte.

E questa lo è. Noi non abbiamo prove certe, ma abbiamo moltissimi ed inequivocabili indizi, che ci fanno pensare come Carlo Lorenzini abbia scelto proprio i luoghi dove aveva vissuto, per trasformarli nei luoghi dove si svolgono le avventure del suo burattino. Per realizzare questo volume è stato fatto un grandissimo lavoro di documentazione, di raccolta e di organizzazione dei materiali, di cui ringrazio di cuore la Fondazione ed in particolare il professor Massimo Ruffilli”. La presentazione del volume, 352 pagine appena uscite in libreria e distribuite da Agenzia Libraria Toscana, è stata per Eugenio Giani anche l’occasione per rilanciare la proposta di intitolare a Carlo Lorenzini il futuro parco di Castello, nell’aria Fondiaria.

“A Firenze abbiamo già via Collodi e via Lorenzini, ma non basta – ha spiegato Giani – Non basta per rendere omaggio a colui che con Pinocchio, insieme ai Promessi Sposi e all’Artusi, ha fatto conoscere ed imparare la nostra lingua a tutti gli italiani. Per questo voglio rilanciare con forza l'idea di intitolare a lui il nuovo Parco, visto che è proprio in questi luoghi che Lorenzini concepì il suo immortale personaggio”. (ag)

Notizie correlate
In evidenza