Vuoi lavorare? Devi sentirti subordinato. La denuncia su un Blog livornese

Un annuncio che ha fatto il giro del web con sfottò e serie riflessioni sulla crisi ai giorni nostri e sulle 'regole' aleatorie di un mercato senza regole.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 ottobre 2011 09:59
Vuoi lavorare? Devi sentirti subordinato. La denuncia su un Blog livornese

Il Centro per l'impiego di Livorno cercava un tirocinante per la gestione di un magazzino in una ditta di materiale meccanico, vendita all'ingrosso. Come avviene in questi casi si pubblica l'annuncio sul sito internet e poi sulle riviste specializzate, oppure sui quotidiani locali. Sul "Tirreno" non è sfuggito ad una blogger piuttosto seguita e molto acuta, una sceneggiatrice di fumetti livornese, che pubblica e rilancia il ritaglio di giornale come "Moleskina", al secolo Francesca Santi, 33 anni, sul proprio Blog 'Spremuta d'inchiostro'.

Da qui l'annuncio ha fatto il giro del web. Ma cosa c'è di tanto particolare in una semplice richiesta di mano d'opera? Le condizioni, i famosi "requisiti" cui deve rispondere il candidato per essere accettato. Questo il testo: "Un tirocinante amministrazione/magazzino. Lo cerca un ingrosso componenti meccaniche: durata 6 mesi. Diploma ragioneria o equivalente conseguito 2011. Caratteristiche personali ("incline alla subordinazione, al rispetto dei regolamenti aziendali e delle disposizioni impartite").

Rivolgersi: curriculum a ci.livorno2@provincia.livorno.it" "C'è grossa crisi - titola Francesca - ma quanto grossa? A giudicare da come sono impostate le offerte di lavoro, parecchio... Oggi ho acquistato "Il Tirreno" - al solo scopo di leggermi gli annunci - e mi sono imbattuta nella perla che ho postato. Ho evidenziato la prima caratteristica richiesta perché è semplicemente agghiacciante: mi sono venuti i brividi quando l'ho letta e ho pensato che non abbiamo tutti i torti a essere così pessimisti per il futuro...

Secondo voi al colloquio bisogna presentarsi a 90° e camminando all'indietro?" E' intervenuto sull'argomento l'assessore provinciale al lavoro, Ringo Anselmi, ex segretario regionale Fiom in Toscana e Emilia: 'L'impressione è che non ci siano più regole nel mercato. I rapporti di lavoro hanno sempre più bisogno di normative serie, altrimenti il rischio è che l'azienda chieda ciò che le pare e nessuno controlli. In questo caso si trattava di un tirocinio, che servirebbe ad aiutare a trovare lavoro, non a sfruttare le persone'. Se è vero che gli annunci non possono essere discussi, qualora rispondano ai canoni di mercato, è pur vero che possono essere selezionati, o preselezionati attraverso una valutazione morale che valuti alcuni principi essenziali.

In questo caso non viene riportato il nome dell'azienda, il cliente merita la riservatezza, ma la Provincia spende il proprio nome e si pone come intermediario per filtrare le domande dei candidati. All'Istituzione che dovrebbe tutelare il cittadino sul mondo del lavoro, il web, con la girandola di commenti seguiti all'annuncio, chiede molto di più, e di meglio. AL

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