Indignados a Roma, 6 fermi a Firenze: passamontagna, martelli e maschere antigas

La polizia controlla 6 anarco-insurrezionalisti a "Chianti Est". Giurlani (UNCEM): “Condanno ogni forma di violenza. Non è certo questa la voce della nostra Democrazia”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2011 15:09
Indignados a Roma, 6 fermi a Firenze: passamontagna, martelli e maschere antigas

A seguito della manifestazione di Roma del 15 ottobre, anche nella provincia di Firenze, su direttiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, sono stati intensificati i servizi di controllo e monitoraggio in ambito cittadino, autostradale e ferroviario volti all’individuazione di soggetti riconducibili agli incidenti avvenuti nella capitale. Nel corso di tali servizi, ieri mattina alle ore 09,00 circa, una pattuglia della Polizia Stradale, ha controllato un Camper fermo presso l’area di servizio Chianti Est.

I 6 occupanti, tutti gravati da numerosi precedenti penali commessi in occasione di manifestazioni di piazza e tutti gravitanti nell’area anarchico insurrezionalista, sono stati sottoposti ad un accurato controllo nel corso del quale sono state rinvenute due maschere antigas, abiti scuri di ricambio, passamontagna, un martello e protezioni anti-infortunistiche. Sul posto è intervenuto anche personale della DIGOS e della Polizia Scientifica che ha filmato e ad analizzato tutto il materiale oltre all’abbigliamento rinvenuto, nella prospettiva di procedere alle comparazioni con i filmati degli incidenti avvenuti a Roma e riscontrarvi la partecipazione dei soggetti fermati.

Il materiale è stato interamente sequestrato, mentre per tutti è scattata la denuncia per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere in concorso, in attesa di individuare ulteriori responsabilità nel caso in cui dall’esame dei filmati venissero riconosciuti come partecipanti agli scontri di piazza del 15 ottobre. Particolarmente interessante il profilo di 4 di loro: provenienti dalle Marche e dalla Campania, ma tutti studenti presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna, sono noti quali appartenenti al circolo anarchico “Fuori Luogo” e, nonostante la giovane età, hanno numerosi precedenti commessi in occasioni di manifestazioni pubbliche. Gli altri due invece, rispettivamente l’autista del camper e la sua compagna, sono ultraquarantenni residenti nel pistoiese, anche loro gravati da precedenti specifici e gravitanti anch’essi nell’area anarchica.

Questa mattina sono state inoltre eseguite da personale della D.I.G.O.S. fiorentina, ai sensi dell’art. 41 .T.U.L.P.S., 8 perquisizioni nei confronti di altrettanti elementi dell’area anarchica locale riconducibili alla “RIOTTOSA” e a “VILLA PANICO” alla ricerca di armi, esplosivi e ad ogni ulteriore elemento utile a evidenziare eventuali partecipazioni agli scontri di Roma. Le perquisizioni, concluse in tarda mattinata, hanno dato esito negativo. Uno scenario impressionante quello che si è presentato questo sabato a Roma, a conclusione di quella che doveva essere una manifestazione pacifica contro gli effetti della manovra finanziaria varata dal Governo.

Gli Indignados sono insorti con una violenza inaudita, sfondando le vetrine di banche, uffici pubblici e negozi, lanciando per strada bottiglie, oggetti contundenti e bombe carta senza alcun rispetto per la città ma anche per la parte pacifica dei manifestanti, che hanno tentato inutilmente di bloccare la rivolta. Secondo la Confcommercio di Roma, si contano circa un milione di euro di danni solo ai privati, per non parlare di quelli alla città, che ammontano a 1,6 milioni di euro, per un totale di 2,6 milioni di danni ai quali dovranno essere aggiunti anche quelli subiti dai singoli cittadini, che si sono visti incendiare le proprie auto parcheggiate e i palazzi devastati. La città appare irriconoscibile nei luoghi che sono stati più colpiti dalla violenza dei black-bloc, circa un centinaio di persone col volto coperto che, una volta arrivati a piazza San Giovanni, si sono staccati dalla parte pacifica della manifestazione, iniziando a provocare rabbiosi disordini per le strade della città. “Sono anni che la destra strumentalizza il tema della sicurezza e oggi la situazione è di una gravità inaudita con un personale di polizia ormai esasperato dai continui tagli del Governo e una pericolosa limitazione dei servizi a tutela dei cittadini”.

Lo ha detto Federico Gelli responsabile legalità e sicurezza del Pd Toscana alla vigilia della manifestazione nazionale organizzata domani martedì 18 ottobre dalle principali sigle dei sindacati di polizia per protestare contro i tagli del Governo al comparto sicurezza che a Firenze si svolgerà in piazza della Repubblica. “Aderiamo con convinzione a questa sacrosanta protesta – aggiunge Gelli – perché da tempo il Partito Democratico denuncia questa situazione inaccettabile per un “paese normale” con un personale di polizia sempre più demotivato, mezzi inadeguati che non posso essere riparati, agenti che si autotassano per acquistare la cancelleria negli uffici e tanti cittadini che hanno aderito alla proposta provocatoria di una colletta per fornire buoni benzina alle Forze dell’Ordine.

In più i gravissimi fatti di Roma – sottolinea - hanno dimostrato che il nostro apparato di sicurezza non è in grado di difendere la sicurezza delle decine di migliaia di cittadini che volevano protestare civilmente e degli stessi uomini e donne in divisa che hanno rischiato la vita per 1300 euro al mese con mezzi e strategie inadeguate per fronteggiare gruppi organizzati di delinquenti. Insieme alla giusta condanna di quei fatti c’e tutta l’ipocrisia di un Governo che poche ore prima approva ulteriori 60 milioni di euro di tagli alla sicurezza e nomina, senza vergogna, due nuovi viceministri e un sottosegretario.

Tre poltrone che ci costano quasi un milione di euro l’anno in più – conclude Federico Gelli – gli stessi soldi che potrebbero garantire benzina, mezzi efficienti e il pagamento degli straordinari a tutte le Forze dell’Ordine in Toscana” “Quanto è accaduto a Roma – ha commentato il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – è terribile e inaudito: un’esplosione gratuita di violenza, che non solo ha purtroppo oltrepassato ogni limite, ma che ha anche vanificato le buone ragioni di coloro che hanno manifestato pacificamente.

Tutti i cittadini hanno il diritto ad esprimere la propria opinione e a manifestare, e lo Stato deve tutelare questo diritto, ma personalmente condanno con fermezza ogni forma di violenza. I facinorosi meritano di essere arrestati e puniti, devono pagare per tutti i danni che hanno inflitto alla città di Roma ma anche a tanti cittadini innocenti. La mia piena solidarietà va invece alla parte pacifica della manifestazione, portatrice di un vero messaggio politico e che ha preso fin dall’inizio le nette distanze dai black bloc, chiedendo tra l’altro subito l’aiuto delle Forze dell’Ordine. A quest’ultime va il mio encomio, per aver svolto un indispensabile e difficile lavoro: l’augurio è che non si ripetano mai più episodi di simile violenza, perché non è certo questa l’espressione della voce della vera democrazia nel nostro Paese”.

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