Emendamenti del Governo: continua la mobilitazione in Toscana

Caccia agli evasori: carcere e redditi pubblicati on line. Le critiche delle autonomie locali: “Il Governo sull’art. 16 è diviso”. Le Regioni deluse dal confronto. Cgil in piazza a Firenze e Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2011 21:43
Emendamenti del Governo: continua la mobilitazione in Toscana

La manovra cambia volto ma ancora non mette d'accordo, tanto che nell'aria resta la possibilità che il governo opti per il voto di fiducia. Il gettito della Robin Tax verra' destinato integralmente agli enti locali. E' una delle novità prevista dall'emendamento alla Manovra bis. Gli industriali esprimono "forte preoccupazione per come viene affrontata la grave situazione della finanza pubblica italiana". "Non capiamo le scemita' del governo" dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, parlando dal palco di piazza Navona ad un affollato presidio di Cisl. “E’ stata una riunione molto tesa - ha dichiarato Vice Presidente di ANCI Enrico Borghi- c’erano anche tutti i Presidenti delle Regioni, UPI, UNCEM, ANCI.

Sembra che per quanto riguarda i tagli, ci sarebbe un decremento di un miliardo circa. Noi abbiamo fatto presente che questo significherebbe mettere in discussione tutti i servizi locali. Sull’art. 16 il governo è diviso su due linee: la prima rappresentata da Calderoli e Tremonti, mentre quella di Maroni è favorevole allo stralcio. Quindi divisione piena del Governo, la mobilitazione va avanti". Il 6 settembre a Firenze un corteo della CGIL partirà da Piazza Cavalleggeri (davanti alla Biblioteca Nazionale) alle ore 9.00.

"Un’altra manovra è possibile -dichiara il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Firenze Mauro Fuso- paghi chi ha di più e chi non ha mai pagato! Negli ultimi due mesi il Governo ha proposto due manovre sbagliate, ingiuste e inefficaci. Con l’ultima poi, continua Mauro Fuso, lo stesso Governo aggrava ancor di più le condizioni di un Paese senza crescita, più povero, più diseguale e più diviso. La CGIL ritiene che sia possibile un’altra manovra , anche a saldi invariati, con maggior equità attraverso la lotta all’evasione fiscale e al sommerso e a una più congrua tassazione dei grandi patrimoni e delle grandi ricchezze.

Perciò, conclude Mauro Fuso, la CGIL ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata di martedì 6 settembre con manifestazioni territoriali". L’Idv fiorentino aderisce allo sciopero generale della CGIL e partecipa al corteo di martedì 6 settembre in programma nel capoluogo toscano. “Il pesante attacco ai diritti dei lavoratori sferrato con la manovra finanziaria dal governo è inaccettabile e vergognoso e va assolutamente combattuto nelle piazze e nel parlamento”, commenta Cinzia Niccolai, Coordinatrice cittadina Idv Firenze e Responsabile raccolta firme. "Martedì 6 settembre sarò in Piazza a Siena con i lavoratori e le lavoratrici e spero che quella indetta dalla Cgil sia una manifestazione grande e partecipata in tutto il Paese.

Ci sarò perché credo che l’Italia tutta debba mobilitarsi e far sentire il proprio dissenso contro l'ennesimo treno verso il baratro che questo Governo lancia senza conducente”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata Pd, esprime il proprio appoggio allo sciopero nazionale indetto della Cgil il prossimo 6 settembre. “Ancora in queste ore - continua la deputata del Pd alla Camera - stiamo assistendo a tutto e al contrario di tutto. Le fumose compensazioni offerte da Arcore hanno retto meno di ventiquattr’ore, a dimostrazione del preoccupante vuoto di potere e del clima di caos che governa una maggioranza che offre, anche agli occhi dell’Europa, uno spettacolo penoso, dove è ormai palese il drammatico scarto fra la gravità dei problemi e il livello di competenza, credibilità e affidabilità con il quale il Governa li affronta.

Il carosello di proposte e il balletto di cifre continua anche in queste ore, con scontri e modifiche a un testo in cui i conti non tornano e che la commissione europea giudica privo di riforme per la crescita. “L’esercizio di fantasia della maggioranza – continua Cenni- ha provocato una forte reazione sia da parte delle opposizione che dei cittadini, preoccupati da provvedimenti gravi, come quello che cancellava la possibilità di computare gli anni della laurea e del servizio militare per il calcolo dell’età pensionabile.

Una misura incostituzionale e inaccettabile, purtroppo in linea con il senso generale della manovra, che non tocca l'enorme mole dell'evasione, che non colpisce le rendite e i grandi patrimoni, ma che fa pagare ai redditi più bassi il conto più salato, colpendo salari e pensioni. La manovra bis strozza il pubblico impiego, il welfare, gli EELL e annienta, giorno dopo giorno, il sistema previdenziale, scaricando sulla pelle delle donne la cancellazione dei servizi a favore degli anziani e per l’ infanzia”.

“Non possiamo accettare– conclude Cenni – il tentativo della maggioranza di cancellare diritti sacrosanti. Siamo consapevoli che questo Paese va riformato, iniziando dalla ricostruzione di un sistema pubblico efficiente, dagli investimenti in sapere e ricerca, per tornare a generare lavoro e buona impresa e uscire dalla crisi. In questo senso il Pd ha presentato diversi emendamenti e ha messo in campo una vera contromanovra che incide profondamente sull’evasione e sulle fasce di reddito più alte, che sino a oggi non sono state toccate.

Sappiamo anche, però, che la folle corsa della maggioranza non si potrà fermare solo con l'opposizione parlamentare, e che occorre la reazione di tutto il Paese. In questo senso il 6 settembre è il primo importante appuntamento democratico a cui non possiamo mancare. Io ci sarò e mi auguro che ci sia una massiccia e convinta partecipazione di tuti gli uomini e le donne senesi che hanno a cuore il loro futuro. Il Pd sarà presente, come ha ricordato il segretario Bersani, in tutti i luoghi, scioperi o quant'altro, organizzati da chi vuol chiedere più equità e crescita nella manovra correggendola.

Il 6 settembre, quindi, con la Cgil, poi con gli altri sindacati e con tutti e tutte coloro che amano l'Italia e credono che possa tornare ad essere un grande Paese amato e rispettato nel quale vivere, studiare e lavorare".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza