Comune, Renault, Nissan. Renzi: ''Firenze elettrica nel 2016''

Un protocollo per sviluppare la mobilità elettrica. Renzi: “Firenze diventi capitale della sostenibilità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2011 14:58
Comune, Renault, Nissan. Renzi: ''Firenze elettrica nel 2016''

Approfondimento, studio e collaborazione su temi e attività volti all’introduzione e all’utilizzo dei veicoli elettrici, come per esempio l’aumento delle colonnine di ricarica e l’incremento del car e del van sharing elettrico. Questi alcuni dei punti di un protocollo d’intesa siglato oggi a Palazzo Vecchio tra il Comune e l’alleanza Renault e Nissan che vuole sviluppare la mobilità elettrica. L’accordo è stato firmato dal sindaco Matteo Renzi, da Jacques Bousquet, presidente di Renault Italia, e da Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia.

Presente anche Fulvia Fazio, responsabile Enel sviluppo smart grids e nuove tecnologie Italia. Il protocollo firmato prevede anche la promozione dei veicoli elettrici presso gli hotel, l’introduzione di politiche pubbliche locali per promuovere l’acquisto e l’utilizzo dei veicoli elettrici (per esempio con ‘finestre’ agevolate per chi effettua carico e scarico con mezzi elettrici, con l’apertura alle due ruote elettriche di zone pedonali di tipo B, con gli incentivi economici all’acquisto); la possibilità di convertire la flotta di veicoli pubblici in mezzi di tipo elettrico; la sensibilizzazione dei temi legati alla sostenibilità e al risparmio energetico presso l’opinione pubblica. “Vogliamo fare di Firenze - ha affermato il sindaco Matteo Renzi - una capitale dell’ambiente e della sostenibilità.

Il Comune sta investendo in modo sistematico per questo obiettivo: dal Piano strutturale a ‘volumi zero’ alla mobilità tranviaria e metropolitana, dal recupero dell’energia tramite le ‘briglie’ sull’Arno agli interventi edilizi con i criteri di risparmio energetico di ‘Casa Clima’ alle pedonalizzazioni. Questo protocollo è un ulteriore tassello che va in questa direzione e che pone le basi per la diffusione delle auto elettriche in città”. “Da ora al 2016, inoltre - ha aggiunto -, stiamo pensando a un eco-pass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi avrà un mezzo elettrico o potrà contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori”. “Il protocollo d’intesa - ha affermato Bousquet - è per Renault una tappa molto importante nel nostro progetto di fare della mobilità elettrica una soluzione di mobilità concreta, reale e diffusa in ambito urbano.

Simbolo delle città d’arte italiane, con una grande ricchezza di monumenti sensibili all’inquinamento atmosferico, Firenze è uno scenario ideale per la mobilità a zero emissioni. Il nostro proposito è quello di collaborare con l’amministrazione per fare della città un modello di mobilità sostenibile, dove la disponibilità e l’adozione di veicoli a zero emissioni innovativi e accessibili incontrino la sensibilità dei cittadini, agevolati da servizi e regolamentazioni che ne promuovano lo sviluppo”.

“Siamo orgogliosi - ha commentato Alessi - di aver siglato un accordo, che ci permetterà di avviare una solida partnership con la città di Firenze, che ha intrapreso un reale percorso per migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Firenze è un’importante capitale mondiale della cultura e dell’arte, un contesto ideale per sviluppare un progetto di mobilità innovativa e il protocollo d’intesa di oggi è un passo significativo, che ci permette di offrire il know how tecnologico di Nissan per contribuire a un reale miglioramento dell’ambiente anche in Italia”. “Enel - ha detto Fazio - ha tra le proprie priorità la realizzazione di infrastrutture di ricarica che consentano lo sviluppo della mobilità elettrica.

Enel è anche in primo piano sul fronte delle Smart Cities per la creazione di città e reti intelligenti che favoriscano la costruzione di un mondo sostenibile, ad emissioni zero, promuove numerosi progetti per la mobilità elettrica ed è disponibile a dialogare con le istituzioni per sperimentazioni e progetti che rientrino nei piani di sviluppo aziendali”.

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