Violenza, il sindaco Lunardini chiede il Cie

Continuano le polemiche dopo l'allarme criminalità a Torre del Lago: sabato notte una troupe di Reteversilia, è stata aggredita da sette nordafricani Il governatore Rossi: “Che c’entrano i Cie? A Torre del Lago serve ripristinare la legalità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2011 19:27
Violenza, il sindaco Lunardini chiede il Cie

Firenze – Continuano le polemiche dopo l'allarme criminalità a Torre del Lago, zona conosciuta soprattutto per la sua movida gay. Lo scorso weekend i locali hanno dovuto chiudere in anticipo per ''motivi di sicurezza'' a seguito di un'ordinanza del prefetto. Ma gli episodi di violenza non sono mancati: sabato notte una troupe di Reteversilia, emittente viareggina, è stata aggredita da sette nordafricani, mentre stava girando un servizio sui provvedimenti adottati dalla prefettura. “La proposta-richiesta avanzata dal sindaco di Viareggio di istituire un Cie come strumento per risolvere problemi nella zona di Torre del Lago, mi sembra prima di tutto male indirizzata.

Non è la Regione che può decidere di aprire un Cie. Può farlo solo il Ministero dell’interno”. Inizia così la replica del presidente Enrico Rossi al sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, sul caso di Torre del Lago. “Quanto ai problemi che stanno investendo la zona – prosegue il presidente Rossi – le informazioni raccolte farebbero ritenere che nell’area di Torre del Lago sia attecchita un’attività illegale che vede protagonisti immigrati e mafia per il controllo sia dello spaccio di droghe che dell’abusivismo.

Quindi, se qui si commettono reati si intensifichino controlli e attività repressiva, si individuino i responsabili e poi si proceda con l’arresto, come previsto dalla legge. Per fare questo non è necessario un Cie”. “Naturalmente anche la Regione può contribuire e fare la sua parte, con gli strumenti, pur limitati, di cui dispone. Per fare il punto sulla situazione abbiamo convocato un incontro con le associazioni presenti sul territorio, le istituzioni locali e le forze dell’ordine “. “Non è immaginabile che la situazione di grave marginalità sociale di un quartiere vittima del degrado e sempre più in mano ai cartelli della droga, venga imputata ai locali gay e alla movida Lgbt, che anzi rappresentano un’importante peculiarità e ricchezza del territorio”.

È il commento dell’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, in merito agli ennesimi fatti di violenza avvenuti nel week end a Torre del Lago. Evangelisti ha annunciato un’interrogazione urgente alla Camera dei Deputati per far luce sulla vicenda.“Tagliare le gambe agli storici locali gay di Torre del Lago – commenta Evangelisti – non è una soluzione, anzi è la strada maestra per aggravare un problema che niente ha a che vedere con la comunità omosessuale ma è strettamente legato al traffico di stupefacenti.

La riduzione degli orari di apertura e, addirittura, la chiusura per due settimane di due locali rappresentano un duro colpo per la vita economica e sociale di Torre del Lago, che anzi andrebbe valorizzata nelle sue peculiarità e difesa da questa situazione non più tollerabile. Per questo mi attiverò al più presto in sede Parlamentare per sollecitare il Ministro dell’Interno a un intervento rapido e deciso”. “Come altrettanto assurdo – aggiunge Evangelisti – è la richiesta di aprire un Cie avanzata al Governatore Rossi dal Sindaco di Viareggio Lunardini.

Stiamo scherzando? Noi di Italia dei Valori siamo da sempre contrari al Cie, in Toscana come nel resto del Paese, perché siamo convinti che non rappresentino né una soluzione né un tampone per i fenomeni migratori italiani”.“In questo clima esasperato – conclude Evangelisti – è del tutto evidente che l’unico vero problema è legato alla sicurezza, sia essa indistintamente dei turisti, dei versiliesi, dei gay e degli immigrati. E i problemi di sicurezza non si risolvono certo con crociate omofobe o xenofobe.

È invece urgente dare alle forze dell’ordine gli strumenti e il sostegno adeguato, come richiesto da più parti, affinché non si colpiscano sempre i soliti capri espiatori ma si possa bensì agire alla radice del problema, individuando ed estirpando i cartelli della droga da Torre del Lago”.

Notizie correlate
In evidenza