Crisi occupazionale: il silenzio è assordante

A Firenze due casi emblematici: chiude la Libreria Martelli e posti di lavoro a rischio anche a Poggio Sereno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 settembre 2011 13:31
Crisi occupazionale: il silenzio è assordante

Chiude la Libreria Martelli ex Libreria Marzocco di Firenze, società del Gruppo Edison: 18 lavoratori rischiano il posto di lavoro. E' stato lanciato un appello dei sindacati e dei lavoratori alle istituzioni affinchè siamo date tutte le garanzie necessarie ai lavoratori. I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori e sostegno alla vertenza sindacale, invitano la Provincia di Firenze unitamente agli altri Enti Locali (Regione Toscana e Comune di Firenze) "a contrastare la deregulation provocata dal Governo a favore del mercato speculativo, adottando tutti gli strumenti necessari di sostegno al lavoro, reddito e salari".

E’ necessario che la proprietà "adotti un profilo di alta responsabilità sociale adeguato alla fase di grande precarizzazione". Giovedì 22 settembre alla commissione sanità del Consiglio Regionale si parlerà della crisi della casa di cura 'Poggio Sereno'. Ospitata in una villa tra Maiano e Fiesole, struttura specializzata con 60 posti letto per pazienti con disturbi neuropsichiatrici divisi tra neurologia, psichiatria e lunga degenza in convenzione con la Asl 10, oggi rischia la chiusura con l'epilogo di una crisi che va avanti da circa un anno.

La casa di cura è fin dagli anni '30 un punto di riferimento per le malattie nervose: nel luglio del 2010, la proprietà dichiarò lo stato di crisi e dal febbraio scorso sono stati messi in mobilità tutti i dipendenti occupati, ossia 32 persone tra medici, infermieri, operatori socio sanitari, operai ed impiegati amministrativi; la colpa della crisi si originerebbe in un insufficente finanziamento da parte della Asl competente: circa un milione di euro l'anno per gestire 60 pazienti che hanno bisogno di cure particolari nonché di tutti i servizi correlati.

Secondo i sindacati tale cifra, non sarebbe paragonabile a quanto dato ad altre case di cura. Dal 2007 non viene rinnovata la convenzione tra la Asl e la casa di cura 'Poggio Sereno', ma solo in prossimità della scadenza viene prorogata di qualche mese, lasciando così nell'incertezza la proprietà, le famiglie dei degenti ed i lavoratori. Secondo la segreteria regionale del sindacato Usb nonostante svariati incontri con la Regione Toscana, la Asl, la proprietà e Confindustria, nessuno ha dato rassicurazioni sul futuro di Poggio Sereno malgrado siano stati fatti vari solleciti e siano state espresse specicfiche raccomandazioni dalla Prefettura, durante i tentativi di conciliazione.

Rifondazione Comunista chiede che sulla vicenda della casa di cura Poggio Sereno "sia fatta luce salvaguardando i lavoratori e l’insieme dei servizi socio sanitari dell’area fiorentina".

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