Sunia e Federconsumatori aderiscono allo sciopero del 6 settembre

“In una situazione di grave crisi come quella che sta attraversando il Paese – dice Giuseppe Minigrilli, presidente di Federconsumatori Toscana - la responsabilità della ricerca degli equilibri di bilancio, che necessariamente devono essere raggiunti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2011 19:52
Sunia e Federconsumatori aderiscono allo sciopero del 6 settembre

Firenze - “In una situazione di grave crisi come quella che sta attraversando il Paese - si legge in una nota stampa a firma Giuseppe Minigrilli, presidente di Federconsumatori Toscana - la responsabilità della ricerca degli equilibri di bilancio, che necessariamente devono essere raggiunti, non possono essere caricate sui soliti noti, e cioè, su chi paga le tasse e soprattutto chi è collocato nelle fasce meno abbienti della nostra società”. “L’obiettivo fondamentale - aggiunge Mnigrilli - rimane quello di chiedere che si colpiscano gli evasori, sia con una strenua ricerca, sia attraverso una più determinata lotta all’evasione fiscale: aumentando, innanzitutto, quanto pagato per il rientro dei capitali scudati, sui grandi patrimoni e sulle rendite finanziarie, ed inoltre tagliare fortemente gli ormai “famosi” costi della politica, anche attraverso una semplificazione istituzionale”. “Il Sunia della Toscana - si legge in una lettera che Simone Porzio coordinatore regionale ha inviato al segretario della Cgil Alessio Gramolati - parteciperà con le tutte le sue strutture alle manifestazioni territoriali indette dalla Confederazione per rivendicare il cambiamento e l’inversione di rotta di una manovra economica fortemente iniqua”.

“Nello specifico delle politiche abitative e fiscali sulla casa - scrive Porzio entrando nel merito della manovra - tutte le scelte del Governo in questo 2011 hanno visto gravissimi e ripetuti attacchi alle pur minime e insufficienti misure di agevolazione ed esenzione fiscale per gli inquilini. Si è partiti, con la cedolare secca, con un regalo di un miliardo e mezzo alla proprietà immobiliare, senza alcuna reale misura di contenimento del caro affitti ed una incisiva lotta all’evasione fiscale.

Con la cosiddetta manovra di luglio tutto il regime delle detrazioni all’inquilino esce fortemente ridimensionato, insieme a misure inique e generalizzate che colpiscono la prima casa dei ceti meno abbienti, con la riduzione delle detrazioni sulle rate dei mutui e di tutte le detrazioni per lavori e riqualificazione energetica per la prima abitazione”.

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