Lettera aperta di Andrea Della Valle: Firenze ci vuole ancora?

Città spaccata, dopo la squadra senza soldi duramente contestata dai tifosi a San Piero a Sieve e gli striscioni contro allo stadio. Il vicesindaco e assessore allo sport Nardella: "Continuiamo a lavorare con società e proprietà"

Redazione Nove da Firenze
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07 agosto 2011 22:42
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Firenze eternamente divisa, sempre e su tutto. Non fa eccezione, ovviamente, la Fiorentina. Che in casa viola il clima fosse surriscaldato si sapeva da giorni. Oggi però, con una lunga lettera aperta il presidente onorario viola, Andrea Della Valle, rivolgendosi a Firenze, ha risposto attraverso il sito ufficiale della Fiorentina al gruppo di contestatori. Da giorni striscioni contro il presidente appaiono sui cancelli dello stadio Artemio Franchi.

Scritte contro Della Valle erano apparse anche ieri mattina. Tra le frasi di protesta 'La risposta al vostro patto: Della Valle vattene', "Corvino, Mencucci, Della Valle tutti fuori dalle p..." firmato curva Ferrovia e "DDV vendi la viola...non i campioni!". Andrea Della Valle deve venire a Firenze e onorare il patto con i tifosi annunciato a fine campionato? A poco più di 20 giorni dall'inizio del nuovo campionato si può costruire una squadra competitiva e superare tutti i paletti? Sono solo speculazioni della stampa? Dire che a Firenze non si respira un bel clima è un eufemismo.

Prova ne è stata la contestazione dell'altro giorno in ritiro, con la squadra assalita, solo verbalmente, da alcuni sostenitori. Con la Fiorentina contestata nel suo primo giorno di ritiro a S.Piero a Sieve, durante l'allenamento pomeridiano, da alcune decine di appartenenti al gruppo dei 'non tesserati' e del Settebello, era chiaro che il patron Andrea Della Valle si sarebbe mostrato infastidito. "Ci sono due fotografie -scrive Andrea Della Valle- da non dimenticare mai, che rappresentano la storia recente di questa Società: la prima è il giorno della rifondazione, avvenuta a Firenze il primo agosto 2002, di una Società che non esisteva più e alla quale avevano tolto tutto, anche la sua storia e i suoi trofei; la seconda è quella degli anni della Fiorentina in Champions League, le indimenticabili emozioni di Liverpool in particolare.

Un percorso costruito in grandissima parte dalle persone che oggi guidano la Società, persone che godono della fiducia della Proprietà, fiducia che si sono guadagnati con i successi ottenuti e il rispetto che hanno sempre avuto per la maglia Viola. Successi ottenuti grazie anche al sostegno e all’entusiasmo della Città, delle istituzioni cittadine e soprattutto dei tifosi veri, che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno costante anche nei momenti difficili, anche quando poteva non essere popolare farlo.

La Fiorentina oggi è una Società che ha ottenuto in pochi anni risultati sportivi straordinari, che ha messo al centro del suo progetto i valori dell’etica sportiva, il corretto comportamento, il fair play (un esempio per molte altre Società), solidi bilanci economici, tra i migliori d’Europa (materia cui Firenze dovrebbe essere sensibile, visto il dramma finanziario vissuto in altri momenti), la costituzione di un settore giovanile forte che sia base del nostro futuro (e i recenti risultati sono lì a dimostrarlo), l’edificazione di un centro sportivo che la squadra non ha mai avuto e che sarà pronto prestissimo, come promesso.

Questi sono fatti reali, verificabili da chiunque; ed è su questi fatti che vogliamo ora confrontarci con la Città e con i tifosi veri che vogliono il bene della Fiorentina. A noi interessa l’opinione loro, non quella scomposta, rumorosa e incivile di un gruppetto di persone che certo non pensano al bene della maglia Viola e al futuro. È da loro che vogliamo sapere se la Società ha fatto errori imperdonabili in questi anni o se c’è stata incoerenza nella gestione e negli obiettivi. Soprattutto se si tiene conto anche di promesse istituzionali fatteci e che per mille motivi non sono state mantenute (E se fosse accaduto il contrario, la Proprietà, come molti ricorderanno, era pronta a sostenere e a rischiare un enorme investimento per dotare la Società di mezzi che le permettessero di competere per i traguardi più ambiti). Ora io ho bisogno di sapere con estrema chiarezza che cosa la Città e i tifosi veri vogliono e si aspettano per il futuro della Fiorentina, capire quindi se ci sono ancora le motivazioni per cui la Proprietà accetti di continuare un percorso comune fatto di passione sportiva, di voglia di costruire insieme il migliore futuro possibile e di restituire a tutti il piacere di andare allo stadio per passare un pomeriggio di divertimento. Se questi presupposti non ci fossero, come abbiamo detto con chiarezza in altre occasioni, la Proprietà è pronta a farsi da parte.

Siamo noi adesso ad aspettare segnali concreti in tal senso, perché non è intenzione della Società rimanere ancora per molto con questo clima che ci ha creato enorme amarezza e delusione. È necessario che si inizi subito un dibattito serio e civile tra tutti i tifosi veri, la Città e le istituzioni, Sindaco in testa, perché siano resi chiari il loro pensiero e i loro desideri, in modo che anche noi possiamo prendere con serietà e civiltà le nostre decisioni. Sicuramente, per quanto ci riguarda, non cominceremo il prossimo campionato con questo clima, fra atteggiamenti spesso incomprensibili e perfino incivili in alcuni casi.

Ora è la Società che vuole sapere che cosa farete voi per la vostra Squadra: come la sosterrete e con chi volete proseguire il vostro cammino futuro. La risposta che abbiamo bisogno di sentire, ed è l’unica che ci interessa, è quella della Città, Sindaco in testa, e delle centinaia di migliaia di tifosi veri che vogliono veramente il bene della loro Squadra, quelli che fino ad ora sono rimasti in silenzio. C’è bisogno che si senta finalmente la voce di tutti quelli che tengono veramente alla Fiorentina.

Ciò che ci diranno sarà determinante per farci capire quali sono le decisioni migliori da prendere per il futuro immediato di questa Società che noi, insieme a voi, abbiamo rifondato dal nulla". "Venti giorni fa ho iniziato a partecipare ai lavori del cda della società. Insieme al sindaco Matteo Renzi e al presidente del consiglio comunale Eugenio Giani abbiamo pensato che questo gesto potesse rappresentare la più chiara forma di vicinanza della città alla Fiorentina". Lo afferma il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, a nome di tutta la giunta, rispondendo alla lettera aperta che il presidente onorario Viola Andrea Della Valle ha reso pubblica stasera.

"Per noi da allora nulla è cambiato - aggiunge Nardella - e continuiamo a lavorare con società e proprietà per creare un modello di gestione di società calcistica nuovo e vincente".

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