Pantaleo Corvino e la nuova strategia (Video)

Il Direttore Sportivo viola, interviene per fare il punto sul 'nuovo ciclo' che riparte da Cortina. Presentate le nuove maglie della prossima stagione ed i primi acquisti del mercato estivo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2011 01:01
Pantaleo Corvino e la nuova strategia (Video)

“Abbiamo dichiarato la fine di un ciclo - ha detto Pantaleo Corvino nella sala stampa del quartier generale viola - tanti aspetti negativi, con una stagione diversa dalle cinque che ci hanno preceduto, hanno sottolineato lo scorso campionato. Siamo riusciti a superare la fase dura prima di Natale. Quindi se consideriamo la stagione più negativa del nostro ciclo abbiamo preso gli aspetti positivi. In sei anni siamo stati presenti in Europa, sfiorando una finale di Uefa, i quarti di Champions League, abbiamo introdotto il fair-play e abbiamo portato il terzo tempo nel calcio.

Abbiamo applicato già di fatto il fair-play finanziario abbinando risultati sportivi ed economici. Siamo stati negli ultimi cinque anni la quarta squadra italiana per numero di punti. Quindi al di sopra del monte ingaggi che a dire della stampa abbiamo fatturato, ovvero il quinto in Italia". "Senza strutture abbiamo conquistato con i giovani due titoli italiani (Allievi e Giovanissimi) e una Coppa Italia Primavera" ad onor del vero senza strutture, ma con uno staff tecnico di evidente valore.

Azzerato non certo senza sorpresa, da poco. "Se tutto questo fosse stato raccontato e menzionato, forse non ci sarebbe questa ‘depressione’ ambientale che ci avete descritto. Noi portiamo i fatti e i fatti sono questi risultati. Non vinciamo gli scudetti a giugno. La Lazio non è mai arrivata tra le prime quattro, o il Palermo. Ho visto la Samp al quarto posto, ma purtroppo è finita in serie B l’anno successivo. Noi invece siamo da sei anni ai vertici del calcio italiano. Ecco perché di questo ciclo che si chiude non posso che essere soddisfatto". "Ora apriamo un nuovo ciclo - ripete - con la convinzione di fare qualche cosa di importante.

Sono orgoglioso di ripartire contento di avere fatto in sei anni tutte le cose che ho elencato. Se i tifosi la pensano alla stessa maniera possiamo ripartire insieme, convinti di fare meglio rispetto a quanto fatto fin ora. "Il ritorno di Andrea Della Valle alla presidenza onoraria è il dato più importante. Poi se mettiamo in luce anche l’arrivo di nuove figure in società si mostra quale impegno ci sia per ripartire. Sono stato a volte citato come il ‘re delle plusvalenze’ ma qualche minus valenza ci sta.

Io sono un Direttore Sportivo che ha quasi 500 partite di esperienza in A". "La cessione di D’Agostino dipende da diversi fattori. Per esempio il Mister mi ha chiesto per questa stagione un mediano e non un regista davanti alla difesa. Dicevo quindi con D’Agostino ho fatto una minus valenza, ma l’obiettivo finale era pianificare entrate ed uscite. Da qualche altra parte ci sarà una plusvalenza e il bilancio sarà sempre quello invidiato da tutti". "Non farò nomi di mercato finchè le trattative non saranno chiuse".

"Per il futuro vogliamo puntare ad un posto in Europa League mantenendo in ordine i bilanci, come dicevo, proprio per puntare al fair-play finanziario. Al lordo abbiamo già tagliato il monte ingaggi di 14-16 milioni di euro. Gli acquisti saranno all’altezza per puntare a questo obiettivo". "Chi ha piacere di continuare con la Fiorenitna lo farà - ha poi concluso - Montolivo non ha espresso la volontà di continuare con la Fiorentina, vediamo cosa succederà fino alla fine di agosto”. Sullo sfondo la presentazione della nuova maglia, completamente viola. Il video tratto da Violachannel.tv

Presentati anche i nuovi arrivati Nastasic e Romulo. Nastasic: "Mi sono trovato subito molto bene a Firenze non solo per l’accoglienza dei ‘compatrioti’ ma anche per l’accoglienza dei tifosi toscani.

Sono giovane ma sono sicuro che potrà andare tutto bene. La preparazione di Cortina serve per stare in squadra e trovare spazio in squadra. Il mio idolo è Vidic, ma anche Mihajlovic, rappresenta nella mia infanzia un mito della Serbia".

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