Peretola, il calvario dei dipendenti

Continua il calvario dei dipendenti dell'aeroporto di Peretola, del Gruppo Giacchieri diRoma , recentemente vincitrice del bando di gara per lo svolgimento di alcuni servizi dello scalo di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2011 14:16
Peretola, il calvario dei dipendenti

Continua il calvario dei dipendenti dell'aeroporto di Peretola, del Gruppo Giacchieri di Roma, recentemente vincitrice del bando di gara per lo svolgimento di alcuni servizi dello scalo di Firenze. Il 15 giugno si sono visti recapitare il cedolino della busta paga delle competenze di Maggio, ma non i relativi assegni delle spettanze. Come si suol dire "oltre il danno la beffa" spiega l'unione sindacale di base. "Il cambio di gestione si è concretizzato il 1° di Giugno e per dovere di cronaca la società responsabile di tale atto è quella precedente, la Made to Move di Roma.

Semplicemente allucinante la situazione di questo gruppo di circa 30 lavoratori in forza allo scalo di Firenze. Negli ultimi 4/5 anni si sono succeduti 2 consorzi e 6 ditte/cooperative, che dovevano garantire il regolare svolgimento di alcune importanti e strategiche operazioni. Lo stivaggio carico/scarico aeromobili, le pulizie degli stessi, la conduzione dei nastri arrivi e partenze, quest'ultimo ormai in condizioni pietose, soggetto a continue rotture e causa di innumerevoli disservizi, sicuramente ormai fuori norma.

Il tutto sotto la supervisione di ADF, ente appaltante". "Tutte le ditte che si sono avvicendate hanno perpetrato una politica di bieco sfruttamento, tenendo il personale sempre al di sotto delle reali esigenze, sottraendo indebitamente dalle buste paga maggiorazioni da turno, ore di straordinario e altre spettanze. Mancano in alcuni casi perfino i contributi previdenziali di legge e non viene indecorosamente, da anni, fornito il necessario vestiario da lavoro, donato spesso in una sorta di gara di solidarietà, dal personale ADF.

Una squallida storia di ordinarios fruttamento in cui ADF, in tutti questi anni, ha fatto come Ponzio Pilato, nonostante gli obblighi di legge del soggetto appaltante. Non è riuscita nemmeno a garantire il parcheggio a questi lavoratori, con redditi bassissimi, in ragione fra l'altro di un contratto di lavoro, “IL MULTISEVIZI“ palesemente fuori legge, secondo le recenti disposizioni e circolari di ENAC. Le cose non stanno andando sicuramente meglio con l'attuale Gruppo Giacchieri. Durante una trattativa sindacale, cui era presente USB, era stato chiesto chiaramente ad ADF di smetterla di bandire gare per l' affidamento di servizi con la formula del massimo ribasso, che scarica sui lavoratori tutti i danni.

Il risultato di questo bando, con non poche ombre, ricordiamo che sono stati presentati ricorsi dalle altre ditte partecipanti, è stato quello di continuare invece sulla strada del massimo ribasso dei diritti dei lavoratori. Quei lavoratori che con grande serietà, generosità ed encomiabile senso del dovere, svolgono ogni giorno quelle mansioni più dure e massacranti che garantiscono l' arrivo e la partenza degli aeromobili." USB chiede al Sindaco di Firenze Matteo Renzi, al presidente della Regione Enrico Rossi, agli enti locali e alle forze politiche, "che parallelamente al dibattito per lo sviluppo di Peretola, si concretizzi un' azione tesa a restituire rispetto e dignità a questi lavoratori.

Ci sembra opportuno ricordare che il risultato del recente referendum ha espresso chiare indicazioni da parte di cittadini circa la privatizzazione di certe società"

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