La Polizia resta a secco. Siulp Toscana: ''Non ci resta che piangere''

Terminati i fondi per l’acquisto di carburante naturale e per le “fuel card”, si sta attingendo ai buoni benzina in praticamente tutte le Questure del territorio nazionale. A Firenze è terminato il gasolio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2011 15:24
La Polizia resta a secco. Siulp Toscana: ''Non ci resta che piangere''

Mentre da una parte cresce la pattuglia dei sottosegretari, dall’altra si riduce l’opportunità di far circolare pattuglie di poliziotti sul territorio nazionale. Le conseguenze pericolose della scellerata politica dei tagli alla sicurezza, annunciate, o meglio gridate al Governo disperatamente dal SIULP, in difesa dei cittadini, si presentano inesorabili. Infatti, come già sollevato ieri dal Segretario del SIULP di Firenze riguardo alla realtà fiorentina, sono terminati i fondi per l’acquisto di carburante naturale e non essendoci neppure più i fondi per ricaricare le “fuel card”, si sta attingendo ai buoni benzina in praticamente tutte le Questure del territorio nazionale. A Firenze è terminato il gasolio e, le altre province non sono messe praticamente meglio. "In parole povere - spiega Francesco Reale, segretario generale del Siulp Toscana - stiamo dando fondo a tutte le riserve strategiche, con il rischio, laddove non arrivi una copertura economica entro il corrente mese, che terminate anche queste garantiremo la sicurezza a piedi. Il SIULP si trova ad essere completamente sbigottito di fronte ad una simile situazione, che ha dell’incredibile, si domanda inoltre come il Dipartimento si sia accorto soltanto oggi della situazione e non abbia allertato le Questure e gli Uffici sul territorio in anticipo al fine di permettere quantomeno una razionalizzazione delle pur magre risorse disponibili. L’obbligato ricorso ordinario ai buoni benzina, che invece dovrebbero essere impiegati solo in casi eccezionali o particolari, fino alla loro disponibilità oltre a comportare problemi di carattere pratico (non tutti i distributori sul territorio sono aperti 24 ore su 24) produce un costo superiore dell’acquisto di carburante da tenere nella diretta disponibilità dei vari punti di rifornimento siti nelle caserme. Al di là delle chiacchiere di questo Governo e dello stesso Ministro dell’Interno che da una parte esalta i successi dei poliziotti e dall’altra non ha alcuna incisività nel pretendere adeguate risorse, la situazione è davvero triste. Questi sono i risultati dei tagli e dell’indifferenza di un Governo troppo impegnato a risolvere questioni che esulano completamente dalla realtà quotidiana e dalle reali necessità dei cittadini come ad esempio la sicurezza.

E’ bene che i cittadini sappiano che cosa sta succedendo alla qualità della loro sicurezza"

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