Saccardi: 'Nuova organizzazione dei servizi alla persona'

L’assessore a “Dammi il 5!”: “Sociale e sanitario integrati. Individuate 4 fasce di bisogno e 4 strutture ad hoc. Montedomini il polo dell’assistenza pubblica”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2011 15:21
Saccardi: 'Nuova organizzazione dei servizi alla persona'

Stop alla dispersione dei servizi sociali e sanitari. L’organizzazione dei servizi alla persona sta per essere rivoluzionata. Lo ha preannunciato l’assessore alla Politiche sociali Stefania Saccardi, durante la manifestazione “Dammi il 5!”, in corso nel Quartiere 5 dal 2 al 6 maggio. “Dall’analisi dei dati delle persone assistite dalle diverse strutture – spiega l’assessore – abbiamo individuato quattro fasce di bisogno, in base alle esigenze e alle caratteristiche della popolazione.

A queste quattro fasce di bisogno corrisponderanno quattro progetti di risposta, ognuno dei quali farà capo a una struttura ad hoc”. Quattro strutture che faranno capo a “un unico polo”: Montedomini. “Montedomini diventerà il grande polo pubblico per affrontare la non autosufficienza e la disabilità – continua l’assessore – qui si faranno i triage, si analizzeranno le esigenze anche dal punto di vista sociale e si deciderà il percorso delle persone”. Il progetto, che sarà presentato ufficialmente venerdì, è “unico a livello nazionale – sottolinea la Saccardi – in grado di aggregare domanda e risposta ed ottimizzare le risorse”. “Il Comune di Firenze non taglierà un centesimo al sociale quest’anno – rassicura la Saccardi – ma dobbiamo comunque fare i conti con i tagli del Governo”.

Un’altra difficile partita si gioca sul fronte della Società della Salute. “E’ fondamentale costituire un fondo unico con le risorse sociali e quelle sanitarie per dare una risposta più appropriata ai bisogni. O vinciamo questa scommessa o è meglio chiudere le SdS. Abbiamo un incontro in Regione la prossima settimana a questo proposito”. Una soluzione che potrebbe aprire nuovi scenari anche sul nodo dolente delle liste d’attesa per le Rsa. “Chi è in lista potrebbe essere sostenuto anche in altro modo – dichiara la Saccardi – : ad esempio con un contributo alla famiglia”.

Ma anche su altre emergenze in crescita. I dati sull’accoglienza invernale parlano chiaro. “L’anno scorso erano 1100 le persone che si erano rivolte ai nostri servizi – dichiara la Saccardi – nel 2010 sono state 1.300. E nella quota degli italiani cresce l’età media: ci sono sempre più persone intorno ai 50 anni che hanno perso il lavoro e hanno esaurito il periodo degli ammortizzatori sociali”. Infine un’anticipazione sulla situazione dell’accoglienza degli immigrati provenienti dal Nord Africa: un’altra quindicina di persone sono in arrivo alla Madonnina del Grappa, uno delle quattro strutture adibite a Firenze.

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