"For the love of contemporary": 'maratona' contemporanea

Kermesse lunga 24 ore l'11 giugno. Mostra di Hirst prorogata fino al giorno successivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2011 21:45

Ventiquattro ore per celebrare l'identità contemporanea di Firenze, con Palazzo Vecchio e la mostra 'For the love of God' visitabili gratuitamente fino a notte fonda: accadrà l'11 giugno, data dell'evento "For the love of contemporary", alla vigilia della partenza da Firenze del famoso teschio tempestato di diamanti dell'artista inglese Damien Hirst dopo una proroga di oltre un mese. L'evento "For the love of contemporary", a cura del Comune in collaborazione con Arthemisia, la società che ha organizzato la mostra di Hirst, coinvolgerà le principali istituzioni, gallerie e associazioni operanti a Firenze nel campo dell'arte contemporanea, per fare il punto della situazione immediatamente dopo l'inaugurazione della Biennale di Venezia.

"Porteremo giù da Venezia alcuni tra i protagonisti della scena artistica mondiale per mostrargli il nuovo volto di Firenze - ha affermato l'assessore alla cultura Giuliano da Empoli anticipando, tra le varie iniziative, un incontro-conferenza gratuito e aperto al pubblico "che metterà a confronto Francesco Bonami, curatore della mostra 'For the love of God', con Hans-Ulrich Obrist, co-direttore della celebre Serpentine Gallery di Londra. Non per nulla la 'maratona fiorentina' si inserisce nella settimana tra la Biennale di Venezia e quella di Art Basel, quindi nel momento di massimo fermento in ambito artistico contemporaneo". Al momento i visitatori che hanno visto l'opera sono circa 90 mila, con presenze consistenti soprattutto per il Ponte dell'Immacolata (oltre 5600 dal 4 all'8 dicembre), a Natale (oltre 13 mila dal 26 dicembre al 6 gennaio) e a Pasqua (oltre 5500 nel weekend fino a Pasquetta). "Credo che stiamo dimostrando proprio in questi giorni - ha aggiunto l'assessore - che Firenze può essere presente sulla scena del contemporaneo a tutti i livelli: dai piccoli laboratori creativi come le Murate, ai grandi eventi come la Notte bianca e il teschio di Hirst". (edl)

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