Libia, Enrico Rossi sui profughi: ''Gioco scandaloso della Lega''

"Noi siamo per l’umanità e la Costituzione" dichiara il governatore della Regione Toscana. "Affermazioni prive di responsabilità politica e morale" così replica l'on Claudio Morganti segretario nazionale del Carroccio toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2011 15:07
Libia, Enrico Rossi sui profughi: ''Gioco scandaloso della Lega''

“Ci incontreremo martedì per affrontare la questione, ma su questo problema comincio a essere inquieto, vedo che la Lega si alza contro i profughi, ma noi siamo per l’accoglienza, l’umanità e il rispetto della Costituzione”. Questo quanto ha dichiarato questa mattina il presidente della Regione Enrico Rossi sollecitato sulla questione dai giornalisti ai margini della presentazione del quarto rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Toscana. “Questo è un gioco scandaloso, piuttosto il ministro Maroni prenda l’aereo e convinca gli altri paesei europei ad accogliere queste persone.

Io le ho viste l’altra sera in televisione e mi sono venute le lacrime agli occhi. Questo della Lega, sia a livello nazioanle che di Prato, è un modo disumano e vergognoso di affrontare il problema, becera campagna elettorale” "Trovo che le dichiarazioni di Rossi, oltre ad essere patetiche, siano prive di qualsiasi responsabilità politica ed istituzionale". Risponde così l'europarlamentare della Lega Nord Toscana, onorevole Claudio Morganti, nonché segretario nazionale del Carroccio toscano al Governatore Enrico Rossi che ha attaccato le posizioni assunte dalla Lega Nord e dal Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, sulla possibile emergenza profughi dalla Libia. "Il Presidente Rossi – chiosa Morganti – quando parla di un ministro dell'Interno come Maroni si deve sciacquare la bocca, in quanto Maroni sta facendo il massimo per fronteggiare un'emergenza giunta ormai ai limiti del possibile.

Oggi, Maroni, assieme al vicesindaco di Lampedusa, è andato a Tunisi per cercare di trovare un accordo per fermare l'esodo verso il nostro Paese. In più a tutti i ministri europei abbiamo fatto sentire la nostra voce, esortandoli a contribuire con gli Stati membri e a non lasciare l'Italia da sola a fronteggiare questo fenomeno. Rossi, anziché scrivere al Presidente Napolitano e dare la propria disponibilità ad accogliere i profughi libici, avrebbe dovuto chiedere manforte all'UE in modo che questa si accolli una parte degli immigrati giunti nel lampedusano".

E sulle dichiarazioni critiche del Presidente Rossi verso la Lega Nord Prato, che aveva respinto la possibilità di accogliere gli immigrati libici e tunisini, Morganti sostiene che "capisco l'intenzione di Rossi a voler mandare i profughi a Prato visto che la città non è del suo stesso colore politico. Ma la sua responsabilità politica e morale dovrebbe indicargli di inviare gli immigrati in altre realtà toscane con meno presenza di cittadini extracomunitari. Prato – ribadisce l'europarlamentare – non è tra questi e in merito ha già largamente dato, sempre grazie alla stessa irresponsabilità ed incapacità ad amministrare che guida oggi Rossi.

Visto che Rossi è tanto disponibile, dia il buon esempio e accolga qualche immigrato a casa sua". In merito all'emergenza profughi interviene anche l'assessore della Provincia di Prato, Ferrara: “Convocati dalla Regione per martedì 29 marzo, il piano lo prepara il ministero. Per ora si parla di siti militari. Basta con le polemiche demagogiche” "Martedì 29 marzo il presidente della Provincia e il sindaco di Prato sono stati convocati dalla Regione per discutere il Piano del ministero dell’Interno per l’emergenza profughi.

La difficoltà di Prato ad accogliere adesso persone immigrate, anche se sono disperati che stanno fuggendo la miseria e la guerra, è cosa scontata. La Provincia di Prato su questa vicenda è stata chiara da subito: non possiamo impegnarci oltre, i pratesi stanno già dando molto sul fronte dell’accoglienza. Fin qui, mi sembra, siamo tutti d’accordo. Certo se qualcuno definisce Prato come Lampedusa non si può restare in silenzio. Ripeto con convinzione che certe espressioni e immagini della città sono operazioni di marketing negativo sul coraggio e l’orgoglio dei nostri imprenditori, che difendono il lavoro di Prato e portano la qualità delle loro produzioni nel mondo.

Ma torniamo all’emergenza. Da mercoledì sulla scrivania del presidente della Provincia e del sindaco di Prato c’è una lettera della Regione che parla molto chiaro ed è giusto che i pratesi ne siano al corrente". “Il ministero degli Interni ha in preparazione un piano per mettere in condizione il territorio di rispondere efficacemente ad una possibile emergenza profughi fino ad un numero di 50 mila persone a cui dare ospitalità - scrive l’assessore regionale Allocca - Si ipotizza , per quanto riguarda la Regione Toscana, un impegno tra le 3 e le 4 mila unità, secondo un criterio di ripartizione tra le Regioni in base alla popolazione residente.

Tale piano si basa inizialmente su suggerimenti avanzati dalle Prefetture che riguardano in primo luogo la disponibilità di siti militari”. Non ci sono dubbi sul fatto che chi decide è in primo luogo il ministero degli Interni. Mi sembra l’ora di chiudere ogni polemica demagogica e strumentale".

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