La Rete No Smog punta il dito su negozi ed Uffici pubblici

La Rete No Smog Firenze chiede misure decise contro l'inquinamento da riscaldamento, oltre i generici inviti ed all'appello per la riduzione del riscaldamento per i privati, punta il dito sulle incongruenze nel commercio e nel pubblico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2011 14:43
La Rete No Smog punta il dito su negozi ed Uffici pubblici

"E' assurdo chiedere ai cittadini di ridurre l'inquinamento e di abbassare la temperatura del riscaldamento nelle proprie abitazioni, se poi i commercianti sono liberi di tenere i negozi con il riscaldamento al massimo e con le porte di ingresso spalancate, e se negli uffici pubblici e nelle scuole le temperature sono eccessive". E' la denuncia della Rete No Smog Firenze, alla quale aderiscono Città Ciclabile, Fare Verde, Firenze in Bici, Italia Nostra, Medici per l'Ambiente, sTraffichiamo Firenze e Terra!, di fronte all'emergenza inquinamento che sta soffocando Firenze in queste settimane, come non mai negli ultimi anni, con conseguenze devastanti sulla salute. Altra fonte di inquinamento e di spreco dell'energia, secondo la Rete No Smog, sono le stufe con bruciatore sempre più usate per gli esterni dei locali pubblici: "Che senso ha d'inverno stare fuori seduti accanto a un bruciatore che ci consuma e ci inquina l'aria?" - sottolinea la Rete.

"Per affrontare l'emergenza smog, oltre a limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti ben più severe di quelle annunciate - concludono le associazioni della Rete No Smog - servono anche misure decise contro gli sprechi nell'inquinamento da riscaldamento che vadano oltre i generici inviti".

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