Uno sguardo oltre l'orizzonte

nella sede della Provincia la retrospettiva antologica dedicata a Franco Morbidelli che ricorda la sua arte e il suo impegno nel sociale. Sabato 22 gennaio (ore 17) l'inaugurazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2011 15:20
Uno sguardo oltre l'orizzonte

Pitture, disegni, grafica, acquerelli, vignette: il patrimonio di un'artista, di un uomo e un intellettuale, impegnato in campo sociale e civile, rivive nella mostra “Uno sguardo oltre l'orizzonte” dedicata a Franco Morbidelli a venti anni dalla sua scomparsa. La retrospettiva, promossa dalla Provincia e realizzata dall'associazione culturale Le Dionisie in collaborazione con Anffas, sarà inaugurata sabato 22 gennaio (ore 17) negli spazi espositivi di palazzo Buonamici in piazzetta delle Bigonge.

Insieme alla moglie Mirella e le figlie, all'inaugurazione saranno presenti anche la vicepresidente della Provincia Ambra Giorgi e l'assessore alla politiche sociali Loredana Ferrara. Si tratta di una vera e propria retrospettiva antologica del materiale prodotto da Franco Morbidelli nel corso della sua lunga attività che si propone di ricordare, e di far conoscere, lo spessore culturale di una figura di rilievo del panorama pratese. Ma è anche una mostra che ne sottolinea la versatilità e l'impegno profuso nel corso della sua vita in favore delle persone svantaggiate. L'allestimento rimarrà aperto fino al 30 gennaio con orario: 10/12 – 16,30/19. FRANCO MORBIDELLI 1938-1990 artista che ha espresso nel corso della sua carriera multiformi capacità artistiche, è stato anche un uomo fortemente impegnato in favore dei disabili.

Verso la metà degli anni Settanta insieme alla moglie Mirella si iscrisse all’Anfass (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità) che operava già da alcuni anni a Prato, diventandone parte attiva. Insieme ad altri genitori pensò di fondare una cooperativa di lavoro e nel 1975 nacque la Cui (Cooperativa unitaria invalidi) che affrontava il problema del lavoro per i disabili e che ancora esiste in Via Targetti. Parallelamente allo sviluppo della vena artistica, particolarmente dotata, fuse i suoi impegni nel sociale, nella politica e professionali, nella realizzazione di oggetti di legno destinati all’arredamento, e al gioco dei bambini, costruiti in modo che anche i ragazzi handicappati della cooperativa potessero agevolmente produrli.

Tantissimi i suoi lavori che hanno ricevuto premi e riconoscimenti, le sue opere sono rintracciabili lungo il territorio, come il murales realizzato per la sala del Consiglio del palazzo comunale di Montemurlo. L'ultimo incarico lo ricevette dal Comune di Prato: la realizzazione di un cartone animato tratto da un racconto di Gianni Rodari. Ne completò la sceneggiatura, alcune scene e disegnò i personaggi, ma venne interrotto dalla sua morte sopraggiunta improvvisamente il 22 novembre 1990. A un anno dalla sua scomparsa fu organizzata una mostra antologica a lui dedicata nello spazio espositivo del Chiesino di S.

Ambrogio in Piazza Mercatale, mentre Provincia e Comune di Prato patrocinarono insieme alla Circoscrizione Est per 5 anni un Premio per pittori e grafici. Il primo Premio Morbidelli si tenne al Museo Pecci nel 1995.

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