Il Piano Strutturale arriva in Consiglio comunale. L'IdV non vota in Commissione

Il piano strutturale lunedì andrà in Consiglio con il parere favorevole della terza Commissione e con alcune modifiche alla delibera presentata dalla Giunta. L'IdV, Fittante, si astiene in votazione. Contrario il Pdl.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2010 18:50
Il Piano Strutturale arriva in Consiglio comunale. L'IdV non vota in Commissione

Si sono conclusi con un brindisi finale i lavori della Commissione urbanistica sul Piano Strutturale di Firenze. Ben ventidue sedute alle quali hanno partecipato costantemente tutte le forze politiche e durante le quali sono stati ascoltati anche gli ordini professionali, rappresentanti di categorie, associazioni e comitati. “Davvero un grande lavoro – ha detto la presidente della commissione Elisabetta Meucci (Pd)- che ha visto tutti impegnati in un approfondito e complesso lavoro politico e tecnico.

Riuscito, grazie al contributo dei componenti della commissione e all’importante apporto dei Quartieri. Il brindisi esprime proprio la meritata soddisfazione di tutti i consiglieri”. Il Piano Strutturale lunedì andrà in Consiglio con il parere favorevole della terza Commissione e con alcune modifiche alla delibera presentata dalla Giunta. La conclusione dei lavori in Commissione La Commissione urbanistica ha espresso oggi parere favorevole con emendamenti alla proposta di Piano Strutturale presentato della giunta, hanno votato a favore i gruppi di maggioranza tranne il consigliere Fittante (IdV); contrari i consiglieri del Popolo delle Libertà. Il gruppo consiliare Spini per Firenze ha dichiarato da un lato la propria soddisfazione per il confronto che vi è stato in commissione, dall’altro lato ha evidenziato i suoi emendamenti più importanti e impegnativi sono stati rimessi all’esame del Consiglio. “In questa chiave – ha annunciato il capogruppo Valdo Spini – il gruppo non partecipa alla votazione odierna riservandosi di esprimere il proprio meditato voto alla luce del dibattito e degli emendamenti che verranno approvati o respinti dal Consiglio comunale convocato per il 13 dicembre”. Analoghe dichiarazioni di non voto sono state formulate dal loro particolare punto di vista, dalla consigliera Ornella De Zordo (PerUnaltraCittà) e Bianca Maria Giocoli (Futuro e Libertà). I commenti “Questa mattina la Commssione urbanistica ha espresso il proprio parere al Piano Strutturale la cui adozione sarà all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì prossimo e presentato una serie di emendamenti.

Ci sentiamo in dovere di ringraziare gli uffici del comune, i relatori che in questi mesi si sono mostrati sempre cordiali e disponibili nell’affrontare tutto il percorso che ha separato la presentazione del Piano Strutturale dal voto di questa mattina". E' quanto espresso dal gruppo del Pdl di Palazzo Vecchio. "Un ringraziamento speciale alla presidente della commissione urbanistica, la consigliera Elisabetta Meucci, che oltre ad essersi mostrata competente in materia si è anche dimostrata capace di raccogliere tutte le osservazioni presentate dai singoli consiglieri e dai gruppi consiliari, ascoltando sempre con interesse anche le critiche provenienti dalle opposizioni e sopperendo anche alla totale latitanza dell’assessore all’urbanistica che, ricordiamo, essere lo stesso sindaco Renzi.

Purtroppo questo lavoro non può nascondere i presupposti dai quali nasce questo Piano Strutturale che resta, per l’idea di città che noi, come Popolo della Libertà, abbiamo in mente, assolutamente non condivisibile. L'idea di città che emergerà dai numerosi emendamenti che presenteremo in Consiglio e dalla discussione che accompagnerà l’adozione del piano; ecco perché il nostro voto contrario, espresso stamattina in Commissione Urbanistica, non è un voto preconcetto, ma figlio di una differente idea della Firenze del futuro.

Ci chiediamo piuttosto se questo Piano strutturale non apra invece una vera e propria crisi di maggioranza, alla luce soprattutto del voto di astensione dell’Italia dei Valori, fino ad oggi, a questo punto è d’obbligo dire così, forza di maggioranza". (lb) (fd)

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