Sas: futuro e assunzioni al centro del dibattito in Consiglio comunale

Stefania Collesei (Pd) vuole sapere "chi dà gli indirizzi alla Sas?". Francesco Torselli (Pdl), invece, chiede spiegazioni sul mancato rinnovo del contratto di una precaria e sulla successiva assunzione di personale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2010 20:18
Sas: futuro e assunzioni al centro del dibattito in Consiglio comunale

"Chi dà gli indirizzi alla Sas?" E' la domanda della presidente della commissione lavoro Stefania Collesei (Pd) che questo pomeriggio è intervenuta in Consiglio comunale su questo tema. "La commissione lavoro - ha aggiunto la Collesei - ha nuovamente ricevuto i lavoratori della Cooperativa 2001, che hanno gestito fino a pochi giorni fa i parcheggi di superficie e che sono stati sostituiti dai parcometri, sono stati ricevuti anche i carroattrezzisti della Sas la cui proroga scadrà il 31 dicembre prossimo.

Nell'un caso come nell'altro è quanto mai necessario che si individui il piano industriale della Sas, società partecipata al 100% dal Comune di Firenze, per determinare con certezza l'assunzione del personale necessario per il completamento dell'organico. Questo principio è stato affermato anche nell'incontro in Prefettura del 5 novembre scorso tra i Sindacati e l'Azienda. Come Commissione riteniamo che a buon diritto debbano essere stabilizzati i 12 carroattrezzisti che svolgono un servizio essenziale per la città.

Ma, anche alla luce del nuovo piano della sosta, riteniamo di dover monitorare se vi sia stata variazione negi incassi dei parcheggi di superificie avvalendosi di personale apposito. Ciò che sappiamo è che per il 12 novembre si svolgerà il consiglio di amministrazione di Sas nel quale verrà presentato un progetto strutturale migliorativo per la Società valido per i prossimi 3 anni. Ma chi dà gli indirizzi alla Sas? Per regolamento spetta al Consiglio comunale. A questo la commissione non intende rinunciare".

“Un posto vacante in Sas. Una ragazza, parte dei 7 precari per i quali era stato deciso il reintegro con un voto in Consiglio comunale, che viene invece allontanata. Un bando di concorso che viene indetto due mesi dopo per poi essere vinto dalla figlia del direttore generale Bartolini. Questi gli elementi che ci hanno spinto a tornare sulle assunzioni e promozioni interne a Sas”. Questa la dichiarazione del consigliere del Pdl Francesco Torselli. “Il 6 ottobre – ha ricordato l’esponente del centrodestra – presentai una mozione a seguito dell’udienza dell’assessore Mattei in commissione lavoro, per chiedere che nel riassetto di Sas si tenesse conto anche dei 7 precari al tempo in organico.

La mozione venne approvata all’unanimità dal Consiglio. Di questi, 6 hanno ottenuto quantomeno il rinnovo del contratto, mentre una ragazza, alla scadenza del contratto il 30 novembre 2009, è stata allontanata. La motivazione che le venne data: esubero di dipendenti. Ora, innanzitutto, ci fa ridere che in una società come Sas, che ha in organico 204 persone, l’esubero sia rappresentato da una sola unità. E quindi ci domandiamo: perché la ragazza non ha avuto il rinnovo come gli altri, nonostante lo stato di servizio impeccabile?” “E arriviamo al 5 gennaio 2010 – ha aggiunto Torselli –, quando si apre un bando interno per un posto di ‘assistente all’ufficio reclami e segreteria’, concorso sul quale ho chiesto un’indagine in Consiglio comunale per chiarire le ombre che ancora gravano, visto che la persona che si è aggiudicata il posto (la figlia del direttore generale Bartolini) a nostro parere non possedeva i requisiti per partecipare.

Perché, dal momento che si sapeva che il posto di ‘assistente all’ufficio reclami e segreteria’ sarebbe divenuto vacante di lì a poco, invece di indire un nuovo bando, non si è pensato di assumere la ragazza allontanata per ‘esubero’?” “Spero – ha concluso il consigliere del Pdl – che il direttore generale Bartolini si decida a fare chiarezza su queste bizzarre dinamiche di assunzioni e promozioni in Sas, nonostante non abbia ancora pronunciato una sola parola a quindici giorni dalla nostra prima denuncia.

E, infine ma non da ultimo, ci domandiamo perché non sia stata rispettata la mozione approvata dal Consiglio sul reintegro dei 7 precari”. (lb) (fdr)

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