Mihajlovic: ''Abbiamo preparato la gara sui loro punti deboli, che sono pochi''

Il mister dei gigliati presenta una gara centrata soprattutto sulla motivazione e sullo studio dell'avversario. Sguardo all'infermeria e se la difesa centrale dovesse dare forfait è pronto Camporese. Vargas? "Vorrei sapere che fine ha fatto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2010 14:06
Mihajlovic: ''Abbiamo preparato la gara sui loro punti deboli, che sono pochi''

Una gara proibitiva, che vede un pronostico secco negativo per i viola: "Dobbiamo cambiare questa opinione - spiega subito Sinisa Mihajlovic - ho visto che hanno molta fiducia, tutti hanno messo '1' nei pronostici. Giochiamo contro la prima in classifica che ha ottimi giocatori, la gente può dire ciò che vuole, se anche noi abbiamo fiducia così come ne hanno gli altri possiamo pure stare a casa, ma invece non è così. Certo se andiamo lì per difendere il risultato perdiamo come a Roma, dobbiamo attacccare fare due gol e giocarcela.

Abbiamo preparato bene la partita sui loro punti deboli che sono pochi ma lì dobbiamo giocarcela" Ci sarà Ronaldinho in campo, che parte dalla panchina, un sollievo? "Quando gioca Ronaldinho non credo sia un sollievo, se lui non gioca titolare, questo ci fa capire che potenziale loro hanno, a me piace tanto, può risolverti la partita un giocatore così". Difesa in emergenza: "E' una partita ideale per lanciare un giovane, noi oggi ci alleniamo e vediamo come stanno Gamberini e Natali se entrambi non possono esserci gioca Camporese, ha passato il ritiro con noi, è migliorato tanto, come personalità mi piace.

Gamberini e Natali hanno qualcosa in più ma anche lui può fare la sua figura" Vargas rientrerà? "Vorrei sapere anche io qualcosa di lui - confessa Mihajlovic - dovrebbe rientrare direttamente domani a Milano, certo la rifinitura non la farà a meno che non la faccia in aereo" Il Milan fa paura? "Non sono mai preoccupato, sbagliate se mi domandate questo. La nostra squadra a parte la gara con la Roma ha fatto sempre bene, ci è mancato il coraggio di riproporci, quando si difende si difende quando si attacca si attacca anche rischiando qualcosa.

A Roma abbiamo fatto due gol e nel primo tempo abbiamo avuto anche occasioni da rete. Ci siamo accontentati pensando che gli altri non ci facessero gol, se facciamo così domani con il Milan le prendiamo. Non dobbiamo regalare nulla all'avversario ed avere coraggio quando si sale" Il Ds Corvino in Brasile: "Io l'ho visto ieri sera a 'Chi ha incastrato Peter Pan' era Panariello ma era uguale, identico, dimagrito e faceva pure ridere. Corvino è andato a vedere giocatori per Giugno, adesso andiamo avanti con il recupero di questi che abbiamo.

Gilardino e Ljajic hanno giocato bene, ho chiamato anche gli amici che ho nella nazionale serba e se continua così giocherà titolare, sicuramente verrà convocato ancora. l'importante è che lui non si accontenti, ancora non ha fatto nulla, mi aspetto una grande prestazione da lui domani, spero non abbia paura, ma in queste partite si diventa un giocatore, senza spaccare il mondo, facendo quello che sa fare. Gilardino ha ripreso fiducia e segna con continuità anche se adesso va troppo in fuorigioco più di Pippo Inzaghi che è difficile". "Sono convinto che l'Inter ritornerà e sarà una lotta tra rossoneri e nerazzurri, ho parlato con Ibra qualche mese fa ed ho chiesto come mai adesso rincorre gli avversari, e lui mi ha detto che è cresciuto che si è accorto che se corre allora può prendersela con chi non lo fa se cammina o sta fermo non può arrabbiarsi con i compagni.

Non ho mai visto un giocatore con il 46/47 di piede trattare il pallone come lo tratta lui, se il Milan non avesse avuto Ibra quanti punti avrebbe? Quando la squadra non gioca bene o gira male, risolve le partite con i fuoriclasse" "Io mi riconosco in tutti quelli che fanno casino - racconta Mihajlovic tra le righe della conferenza - che hanno il carattere di chi vuole vincere, magari non è da Fair play, ma è da carattere grintoso. Quando ho fatto la partita di addio e la presentazione del libro c'era anche Ibra con me, è zingaro come me" Il tecnico del Milan raccoglie l'eredità scomoda di Leonardo: "Si dice che Allegri non sia esperto, ma non è vero, è un ottimo allenatore.

Io non potrei mai allenare il Milan, sono stato giocatore dell'Inter e non potrei mai allenare quella squadra, potrei fare solo l'Inter. Vado contro me stesso, non sai mai cosa può capitare, ma non potrei, neppure il Genoa o la Roma". E la Juve? "No la Juve non c'entra, non sono mai stato a Torino... (siamo a Firenze!) Ah sì ma questo con la Juve è un Derby per voi, ma non è la stessa cosa" In città si trova bene? "Voi fiorentini siete diversi dai romani o milanesi, a Milano non ti si fila nessuno, a Roma c'è troppo, qua siete una via di mezzo, ma qui mi trovo benissimo, giro poco in centro però, io resto qua al campo, però quelle poche volte che esco mi trovo bene" La grinta è quella di sempre, la squadra ha lavorato sulle debolezze degli avversari a dimostrazione che Mihajlovic intende attaccare, fare rete e poi giocarsela, "perchè difendersi non serve a un .." come piace spiegare al mister, specie se c'è la possibilità di guardare avanti agli spazi che si creano tra gli avversari. Appare disteso e si lascia scappare la battuta su Corvino visto su Canale 5 alla trasmissione di Paolo Bonolis, ma è anche severo quando si appropria della domanda sul rientro di Juan Manuel Vargas dichiarandosi in attesa di notizie positive.

Ljajic l'uomo in più per il mister che lo ha seguito durante l'impegno in nazionale. La battuta sulla Juve è di quelle da segnare sul taccuino, per riproporre ai posteri, e chissà che qualcuno non chieda subito spiegazioni, così, giusto per chiarire. di Antonio Lenoci

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