Tumore al polmone, lo screening riduce la mortalità

Lo studio Usa chiude prima per "manifesto beneficio". I risultati sul New York Times. Alla ricerca partecipa anche la Toscana, 2 milioni di euro in 5 anni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2010 19:13
Tumore al polmone, lo screening riduce la mortalità

Nella lotta contro il tumore al polmone, l'esame del torace con CT Scan (Tomografia computerizzata a bassa dose) riduce la mortalità del 20%: un risultato importante, per un tumore che ha mantenuto la sua elevata letalità (10-15% di sopravvivenza a 5 anni) senza sostanziali miglioramenti. Visti i risultati, il direttore del National Cancer Institute statunitense ha annunciato ieri la chiusura anticipata, per "manifesto beneficio", del più grande trial randomizzato (NLST, 53.000 persone coinvolte) mai organizzato per dimostrare l'efficacia di un test di screening nel ridurre la mortalità per tumore al polmone.

Il New York Times ha riportato la notizia, parlando di un "potenziale di vite salvate enorme". Anche la Toscana conduce uno studio analogo, finanziato dalla Regione con 2 milioni di euro in 5 anni. Italung, questo il nome dello studio, è realizzato dall'AOU di Careggi, l'AOU di Pisa e la Asl di Pistoia, e coordinato dall'Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica), sotto l'egida dell'Istituto Toscano Tumori.

Lo studio, che ha coinvolto circa 3.000 persone e 250 medici di medicina generale, ha l'obiettivo di verificare l'efficacia della Tomografia computerizzata a basso dosaggio di radiazioni (CT Scan) nella diagnosi precoce di questo tumore killer. Il tumore al polmone è la prima causa di morte per tumore nella popolazione maschile: in Toscana si registrano circa 1.800 decessi ogni anno nei maschi, e 450 nelle donne. Da oltre 15 anni, la sopravvivenza è ferma al 10% a cinque anni. "Analoghi studi vengono condotti in Olanda e Danimarca, e nei prossimi due anni è attesa la pubblicazione degli studi europei, che potranno confermare l'importante risultato ottenuto dal trial statunitense - dice Eugenio Paci, responsabile dello studio per l'Ispo - Italung darà un contributo essen ziale nell'ambito della collaborazione attiva con gli analoghi studi europei". "Il risultato annunciato dal direttore del National Cancer Institute è davvero confortante, e ci sprona a proseguire con rinnovata energia con lo studio toscano, e a sostenere e rilanciare il ruolo dell'Ispo nel sistema sanitario toscano - dice l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia - Italung ha permesso ai ricercatori toscani di collaborare da protagonisti nel gruppo di lavoro internazionale, ed è un esempio di come sia possibile, attraverso la ricerca realizzata in un'ottica di sanità pubblica e all'interno del sistema sanitario regionale, sviluppare livelli di grande prestigio scientifico.

Con risultati tangibili per la salute dei cittadini, non solo toscani, ma italiani, e, in questo caso, anche degli altri Paesi". La Tomografia computerizzata a bassa dose di radiazioni si è dimostrata efficace nell'evidenziare neoplasie in stad io precoce e ha riaperto nuove possibilità di lotta contro il tumore al polmone, dopo l'insuccesso degli studi di diagnosi precoce attraverso la radiografia al torace eseguiti negli anni '70. Nelle biobanche che si trovano nel Laboratorio biomolecolare dell'Ispo di Firenze sono stati raccolti i campioni donati dalle persone che hanno accettato di partecipare allo studio e che saranno di fondamentale utilità per perfezionare questo tipo di screening. Leggi l'articolo sul New York Times cliccando qui. di Lucia Zambelli

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