Matteo Renzi: ''Ecco il Piano di investimenti triennale''

Il sindaco Matteo Renzi ha elencato i punti cardine della manovra economica cittadina, gli investimenti vanno dalla mobilità al verde, passando per lo sport e l'edilizia scolastica. Non esclude azioni di autotutela per 'chiarirsi' con le banche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2010 15:09
Matteo Renzi: ''Ecco il Piano di investimenti triennale''

La Giunta comunale di Firenze ha adottato il nuovo "piano degli investimenti" delle opere pubbliche, "circa 380 milioni di euro, da spendere nei prossimi tre anni per la nostra città''. Lo aveva scritto come anticipazione il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, attraverso la sua pagina Facebook. "Firenze - aggiungeva Renzi dalla tastiera - è una città meravigliosa ma c'è molto da fare per migliorarla. Ci proveremo con tutta la passione di cui siamo capaci". "Questa è anche l'occasione - ha proseguito oggi, a voce, il sindaco in sala di Lorenzo - per fare il punto sulla situazione fiorentina, partendo da quelle che sono le linee essenziali di un piano triennale che abbiamo creduto fosse più utile predisporre per meglio gestire i cambiamenti che interesseranno la città" I lavori inseriti nel piano sono solo quelli già firmati, non ci sarà ad esempio il bypass di Mantignano.

Ci sarà invece l'opera di recupero del Fosso Macinante dove il Comune metterà 6 milioni di euro e la Regione 4 per unire la Leopolda con la via Pistoiese. Ci saranno le nuove piste ciclabili e le busvie. Per l'edilizia scolastica 17 milioni il primo anno ed a seguire 14 e 18, di questi farà parte l'Asilo in area San Salvi. Per quanto concerne i Beni culturali il primo cittadino tira i remi comunali in barca affidandosi ad altra corrente: "Sul tema dei beni artistici è più facile trovare aiuto da parte di sponsor privati, come i 4 milioni su Palazzo Vecchio, sono in corso tavoli con le Fondazioni bancarie, così anche per la riapertura del Forte di Belvedere e Santa Maria Novella, ci affideremo quindi a questo sistema cercando di recuperare qualcosa" Altro punto inserito nella lista riguarda il Gasometro che serve come congiuntura per il recupero delle vecchie mura adiacenti a piazza Tasso, dove verrà effettuato lo studio per il parcheggio interrato. Ben 7 milioni di euro saranno dedicati al verde nel solo 2011, attingendo a fondi europei per rimettere in sesto viale degli Olmi, Argingrosso e Cascine in particolare.

Ma l'attenzione della Giunta, (era un pallino dell'ex consigliere verde Varrasi, ndr) va anche al Camping sotto al piazzale: "Se si riuscisse a liberare l'area si potrebbe dare vita ad un parco che sia un unico percorso sulla collina" Non mancano gli impianti sportivi come quello nuovo di San Bartolo a Cintoia "Che resta il più grande investimento per lo sport in attesa di centri sportivo e Cittadella per cui la partita resta aperta" e la piscina di Bellariva. Per non dimenticare le opere che saranno necessarie per preparare la città ad ospitare i mondiali di ciclismo, da via Bolognese a viale Paoli. Tra le "Varie" troviamo Mercati e Cimiteri, che a leggerli così appaiono leggermente all'antitesi, ma nel quadro economico del bilancio sono entrambi luoghi di "rilevanza sociale". 126, 100, 106 milioni di euro più 35 dedicati al parco della Musica, Tramvia a parte.

La tramvia prevede 42 milioni di euro "Ma l'iter tramviario è particolare - spiega Renzi - pensiamo ad esempio che nel viale Morgagni i sottoservizi della Linea 3 sono già stati fatti e pagati per 18 milioni" Per trovare fonti di approvvigionamento monetario, che deriveranno in gran parte da Mutui, il sindaco pensa anche ad un percorso di autotutela verso gli Istituti bancari: "Il nostro interesse è 'chiarirci', chiarire nel senso di chiarirsi (ripete quasi a dire 'ci siamo capiti').

Abbiamo chiamato degli esperti per consigliarci su come poter fare per recuperare qualcosa da quei 10 milioni annui legati al discorso dei derivati, non escludiamo in merito azioni legali". I prodotti derivati sono dei contratti che l'Ente stipula con l'Istituto di Credito per far fronte a situazioni di necessità economica e che possono, con il tempo, creare oneri occulti, per 'capirci' come direbbe il primo cittadino, non si tratta della mozzarella blu. Al termine della lista della spesa pubblica Renzi coglie e rilancia la domanda su possibili introiti derivanti da altre fonti 'autorizzate', il riferimento a tasse vere e proprie, tipo la Tassa di scopo. "Se fossimo, o meglio, se qualcuno decidesse che Firenze è una città speciale, avremmo la possibilità di attingere a qualcosa come 16 milioni di euro" "Se posso permettermi - aggiunge il primo cittadino - Tremonti taglia i fondi ai comuni e poi dichiara che le Regioni possono utilizzare i FAS che sono i fondi europei destinati in particolare al sud, per le spese correnti.

Credo sia un grosso errore" Diversa dalla tassa di scopo, che permette ad esempio di far pagare una camera d'Albergo 104 euro anziché 100, è la Carta dei Musei. "Con quella - spiega Renzi - che comunque non c'è ancora, ci sarebbe la possibilità di visitare i musei presenti in città ed attraverso il chip presente sulla carta redistribuire gli 'ingressi' non pagati ai rispettivi gestori. Può essere una buona fonte di guadagno se il turista la prende e fa una corsa per vedersi un museo, ma se gira in autobus per 24 ore e si vede tutti i musei noi ci perdiamo.

Per carità, se il turista è contento e si vede tutto, noi siamo ben felici di rimetterci anche, ma non è una fonte sulla quale basare un progetto di bilancio" di Antonio Lenoci

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