Disturbi dell’udito tra i bambini: concluso lo screening promosso da Terme AQ

Anche quest’anno sono stati visitati gratuitamente gli alunni di seconda delle primarie dell’Istituto comprensivo Pertini. Da sei anni, presso lo stabilimento di Rapolano Terme, si rinnova l’appuntamento con lo screening audiologico.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2010 16:35
Disturbi dell’udito tra i bambini: concluso lo screening promosso da Terme AQ

Anche quest’anno le Terme Antica Querciolaia si sono fatte promotrici di un’iniziativa tesa a prevenire o individuare eventuali disturbi dell’udito tra i bambini, coinvolgendo le seconde classi delle scuole primarie di Rapolano Terme, Serre di Rapolano, Arbia e Asciano, in collaborazione l’Istituto comprensivo “Sandro Pertini”. La scorsa settimana, oltre cento bambini sono stati sottoposti a visite gratuite all’apparato uditivo per individuare eventuali problemi di sordità rinogena (otite media secretiva) e disfunzioni della tuba di Eustachio, problematica di frequente riscontro in epoca pre-scolare e scolare.

“Dal 2005 ad oggi - spiega il direttore generale delle Terme Antica Querciola, Alessandro Fabbrini - i nostri specialisti hanno visitato 744 alunni delle scuole del comprensorio, facendo attività di prevenzione, ma soprattutto permettendo un corretto inquadramento terapeutico dei bambini risultati positivi agli screening. Un’iniziativa importante, dunque, che portiamo avanti gratuitamente, in collaborazione con la direzione dell’Istituto “Pertini” che assicura il trasferimento degli alunni in orario scolastico”. “L’otite media secretiva - aggiunge Daniele Limoni, medico specialista in Otorinolaringoiatria che ha condotto lo screening - è una patologia subdola da un punto di vista clinico, non dà dolore ma sola ipoacusia, e può condizionare lo sviluppo cognitivo - intellettivo, riducendo l'attenzione scolastica del bambino”.

“Tra gli alunni delle seconde classi sottoposti a screening - aggiunge lo specialista dello stabilimento termale - il 76% è risultato normale, mentre il 23% ha presentato segni patologici. Dall’analisi dei dati, abbiamo notato che la semplice osservazione da parte dei genitori e delle insegnanti non ha permesso di evidenziare la quasi totalità dei bambini risultati affetti da otite; inoltre, circa il 70% dei bambini segnalati per disattenzione scolastica ha riportato diagnosi di normalità timpanometrica”.

“Oltre ai trattamenti convenzionali - aggiunge Limoni - le cure inalatorie con acque sulfuree sono ampiamente riconosciute come valida e naturale scelta non solo terapeutica, ma anche profilattica, riguardo questa forma di otite”.

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