Istruttore di guida 'fai da te' per cittadini cinesi

Una pattuglia di polizia mentre svolge dei controlli nei pressi dei giardini pubblici di via Colombo nota un'auto con i doppi comandi, tipici dei veicoli utilizzati per la scuola guida. Al suo interno una giovane cinese ed un italiano.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2010 15:04
Istruttore di guida 'fai da te' per cittadini cinesi

Ieri mattina, alle ore 11:10 circa, una Volante della Questura di Prato, nel corso di attenta attività di controllo del territorio effettuata nell’area dei giardini pubblici di via Colombo, più volte segnalata dalla cittadinanza residente per il possibile stazionamento di persone sospette dedite ad attività illegali, ha notato un insolito assembramento di cittadini cinesi attorno una Golf. Gli operatori della Polizia di Stato decidevano così di procedere alla identificazione delle persone, generalizzando nell’occasione anche un quarantunenne cittadino italiano residente a Prato, e notando che l’auto aveva i doppi comandi, tipici dei veicoli utilizzati per la scuola guida.

In particolare al volante dell’auto si presentava una cinese ventisettenne residente a Prato, mentre l’italiano palesemente svolgeva funzioni di istruttore di guida e gli altri cinque cittadini cinesi identificati nelle vicinanze del veicolo apparivano essere in attesa del loro turno di esercitazione. Accertamenti svolti sul posto hanno permesso di appurare che l’auto era stata presa a noleggio dall’uomo presso un’autocarrozzeria fiorentina, ipotizzando quindi gli agenti che l’attività di perfezionamento di guida in corso stesse in realtà svolgendosi in maniera abusiva sul territorio del capoluogo pratese.

Così i protagonisti della vicenda sono stati condotti negli uffici della locale Sezione di Polizia Stradale dove la ventisettenne cinese, munita di foglio rosa ma iscritta presso una autoscuola di Pistoia, pur nulla dichiarando in merito all’eventuale pagamento di denaro per le esercitazioni di guida, ammetteva di aver conosciuto l’italiano qualche giorno prima tramite l’intermediazione di un legale esercitante attività in Prato anche di consulenza e disbrigo pratiche per stranieri. Appariva quindi verosimile che l’attività di scuola guida in corso fosse avvenuta in maniera abusiva ad opera del quarantunenne istruttore, determinandosi così l’elevazione a suo carico di una sanzione pecuniaria pari a 10.000 euro per l’esercizio di attività abusiva di autoscuola, ai sensi dell’art.

123 comma 11° del Codice della Strada, nonché di un ulteriore verbale di 78 euro per l’uso improprio di veicolo munito di doppi comandi, con annessa sospensione della sua carta di circolazione poichè, seppur regolarmente noleggiato questo presso l’autocarrozzeria fiorentina, di fatto era utilizzabile, per modalità e specifica tipicità della vicenda contrattuale, solo in occasione di esami ufficiali di guida e non per preventive esercitazioni, così come previsto dall’art. 82 comma 8° della medesima fonte normativa.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati ad approfondire tutti gli aspetti inerenti la vicenda.

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