Cile: i minatori salvati anche da un toscano

E' Stefano Massei, l'ingegnere di Pisa che ha contribuito ai lavori di scavo, guidando le operazioni di soccorso per il salvataggio dei minatori intrappolati. Rossi: «Toscana orgogliosa del suo lavoro»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2010 19:39
Cile: i minatori salvati anche da un toscano

E' toscano, di Pisa, l'ingegnere che sta guidando il salvataggio dei 33 minatori cileni intrappolati in fondo alla miniera. Stefano Massei, ingegnere meccanico di 56anni, è il responsabile tecnico delle perforazioni geotermiche di Enel Green Power in Cile. Nelle settimane scorse ha coordinato uno scavo parallelo per salvare i minatori cileni intrappolati a 700 metri di profondità. Una cannuccia gigantesca, a cui ha lavorato anche l'ingegnere italiano, costruita per passare in un condotto largo appena 71 centimetri.

Il salvataggio dei minatori è stato completato oggi grazie al martello della grande trivella T130D, che è frutto di un adattamento eseguito proprio dall'ingegnere pisano. «Complimenti a nome di tutta la Toscana. Appena possibile sarò felice di incontrarla e dirle di persona quanto siamo orgogliosi di quello che ha fatto per portare a termine felicemente l'impresa, difficilissima e pericolosa, di salvare i minatori intrappolati nel fondo della miniera in Cile.» Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha detto queste parole al telefono a Stefano Massei, l'ingegnere toscano (è di Pisa) che ha contribuito in maniera determinante al salvataggio dei 33 minatori cileni intrappolati.

Dopo il breve colloquio telefonico Rossi ha tenuto a ricordare come sia stata l'esperienza di Massei, maturata con Enel Green Power e nella geotermia a Larderello per oltre 18 anni, a dare all'ingegnere toscano il know how necessario per compiere felicemente l'impresa. «La Toscana – ha concluso Rossi – è anche questo.»

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