Castiglione della Pescaia, guerra ai vu’ cumprà abusivi

Il servizio antiabusivismo viene svolto attraverso tre agenti in divisa da spiaggia e due in borghese, tra i quali anche il vice comandante Bromo che si finge una turista interessata all’acquisto di merce.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2010 16:21
Castiglione della Pescaia, guerra ai vu’ cumprà abusivi

Ancora controlli antiabusivismo della polizia municipale del Comune di Castiglione della Pescaia. Martedì 3 agosto, giovedì 5 e domenica 8, gli agenti di polizia municipale sono stati impegnati sulle spiagge per controlli ai vu’ cumprà abusivi. La zona controllata è stata quella dell’arenile di via Roma, dal bagno La Valletta al bagno Il Faro, dove c’è un’alta concentrazione di venditori. Marocchini e pakistani sono stati sorpresi a vendere illegalmente merce sulla spiaggia, sprovvisti di maglietta gialla e autorizzazione comunale e sono state elevate contravvenzioni per 15mila euro. A guidare la squadra di vigili ancora il vice comandante Gemma Bromo, da sempre impegnata nel contrasto all’abusivismo e alla contraffazione di merce, che negli anni scorsi si è distinta per aver condotto brillanti operazioni e aver portato a termine sequestri di notevole rilievo. Martedì 3 è stato fermato un marocchino di 33 anni, senza autorizzazione alla vendita, senza documenti, senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora.

Il ragazzo è stato portato in questura e deferito all’autorità giudiziaria. La polizia municipale ha emesso un verbale di 5mila euro. Sulla spiaggia stava vendendo 25 bracciali, una collana e 5 braccialetti in metallo. L’altro sequestro contro ignoti (l’abusivo è scappato alla vista degli agenti) ha riguardato un banco di vendita di due metri per uno, 55 scatoline di collane di vetro, 25 collane di semimadreperla, 140 collane di varia natura, 320 bracciali, 15 buste contenenti 6 braccialetti in plastica da bimbo, 35 bracciali di fili e perline, 20 bracciali in legno, 35 bracciali di plastica colorata, 30 bracciali in finto vetro, 10 collanine in perline e 4 collanine in legno. Giovedì 5 sono stati emessi invece due verbali da 5mila euro e tre verbali di sequestro.

Due sono stati presi e generalizzati e uno è scappato. A un pakistano è stata elevata multa di 5mila euro per esercizio abusivo della professione di venditore ambulante: era in possesso di 11 collane colorate e 4 braccialetti colorati. Un altro pakistano è sfuggito e scappato fra i bagnanti. Per terra ha lasciato un borsone con 8 fasce per capelli, 5 porta cellulari di stoffa, 20 fermacapelli di stoffa, un sacchetto contenente fermacapelli di stoffa, 119 bracciali di filo e plastica, 63 bracciali di plastica varia, 12 bracciali raffiguranti Padre Pio, 5 fermagli per capelli in plastica, 4 orologi di plastica, 70 mollette per capelli colorate, 30 collanine filo e plastica, 5 confezioni di Stikers. Un venditore abusivo del Bangladesh è stato multato di 5mila euro per essere stato sorpreso in possesso di un espositore di metallo, 7 bracciali plastica raffiguranti Padre Pio, 8 bracciali con collana in plastica, 41 colane di plastica colorate, 8 bracciali di plastica, 3 porta cellulari in plastica, 12 fasce per capelli, 120 bracciali di filo, 35 bracciali di filo e plastica. Infine, domenica 8, il sindaco Monica Faenzi ha ordinato un servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio con pattuglie in divisa sulle spiagge e sul litorale fino a Punta Ala. L’assessore alla polizia municipale Eugenio Mencacci, su indicazione del sindaco, ha individuato nel vice comandante Bromo la figura più adatta a svolgere questo tipo di operazioni nel contrasto al fenomeno dei vu’ cumprà abusivi.

Il servizio antiabusivismo viene svolto attraverso tre agenti in divisa da spiaggia e due in borghese, tra i quali anche il vice comandante Bromo che si finge una turista interessata all’acquisto di merce. “Procedere in borghese è essenziale per sorprendere sul fatto i venditori abusivi – dice il vice comandante Bromo -. Abbiamo svolto in questi giorni un capillare controllo soprattutto sul Lungomare di via Roma dove c’è un’alta concentrazione di abusivi. Per il momento però non abbiamo mai rilevato merce contraffatta”. La merce sequestrata viene custodita da un custode giudiziario e messa in container al magazzino comunale con cartello identificativo del sequestro, a disposizione dell’autorità competente.

Dopo circa un anno dal sequestro tutto va al macero.

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