Toccafondi: «Aiutare i vù cumprà ad inserirsi nel lavoro»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2000 13:08
Toccafondi: «Aiutare i <I>vù cumprà</I> ad inserirsi nel lavoro»

Per aiutare realmente i cosiddetti “vù cumprà” occorre aiutarli ad inserirsi nel lavoro.
E’ quanto ha dichiarato il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi secondo il quale «la Toscana ha bisogno di alcune figure professionali, dall'agricoltura, ai servizi, fino all'industria ed attualmente molte sono le professioni nelle quali la richiesta supera l'offerta». «Per aiutare chi vuole vivere in Italia civilmente - ha spiegato il capogruppo di Azione per Firenze - non occorre creare palliativi, chiudere un occhio, pensare che vendendo prodotti tipici il fenomeno diminuirà.

Occorre una soluzione duratura che consenta l'inserimento lavorativo di queste persone con la creazione di corsi professionali e tirocini in aziende anche con la possibilità di creazione di cooperative o aziende autonome».
«La soluzione - ha aggiunto Toccafondi - deve essere trovata sostenendo le agenzie di formazione pubbliche e private che da anni e con successo lavorano per l'inserimento di persone svantaggiate, incentivando l'azione di associazioni che operano per l'inserimento lavorativo».


«La creazione di un proprio marchio - ha poi sottolineato il capogruppo di Azione per Firenze - consentirebbe la produzione di altri prodotti più facilmente commercializzabili». Quanto al mercatino multietnico Toccafondi ha rilevato che «non si è tenuto conto di tanti, troppi fattori». «Sono anni - ha proseguito il capogruppo di Azione per Firenze - che il Comune non rilascia più la licenza di tipo A, la vendita su posto fisso, nonostante la lunga lista di attesa delle richieste. La licenza di tipo B, ovvero la vendita itinerante, invece è difficilmente conciliabile con la vendita in un mercatino fisso dato che chi la possiede deve spostarsi periodicamente pena multe salatissime, e anche qui le richieste dei regolari sono tante.

Cosa dirà l’amministrazione a coloro che da anni la richiedono e cosa dirà agli ambulanti regolari che ancora non hanno un posto?».
Per Toccafondi ci sono altri quesiti da risolvere: «questi ambulanti saranno iscritti alla camera di commercio? Pagheranno la Tosap? Faranno gli scontrini fiscali? Avranno la contabilità e le fatture di acquisto della merce? Tutti gli ambulanti lo fanno e da anni». «Non so come i commercianti e gli ambulanti regolari prenderanno queste decisioni - ha concluso Toccafondi - di certo per il Comune la non iscrizione alla camera di commercio, la non riscossione di alcune tasse rappresenta un danno economico, per gli ambulanti in lista di attesa, rappresenta l'ennesima beffa subita, per gli extracomunitari primi ad essere sfruttati con l'abusivismo questa non può rappresentare la vera soluzione, ed infine queste non regole che istituiranno il mercatino multietnico rischiano di rappresentare per tutte le categorie che si apprestano a benedirlo l'ennesimo flop con conseguente e naturale perdita di credibilità».

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