Renzi: ''Ad ottobre il Piano strutturale di Firenze''

Approvati un emendamento e un odg presentati da Spini, Grassi e De Zordo. “Serve un vero assessore all’urbanistica, padrone della materia, e non un sindaco ‘ghe pensi mi’” commenta la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli.

Redazione Nove da Firenze
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23 luglio 2010 18:33
Renzi: ''Ad ottobre il Piano strutturale di Firenze''

"Stiamo continuando a lavorare sul Piano strutturale che adotteremo nel mese di ottobre". L'annuncio viene direttamente dal sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha preso parte ai lavori del Consiglio comunale che si è tenuto questa mattina e nel corso del quale sono state approvate quattro delibere su altrettanti interventi di urbanistica. Vale a dire: la variante al prg relativa all'area ospedaliera di Torregalli, quella sull'ex convento di Sant'Orsola, una nuova approvazione che riguarda la riorganizzazione e l'adeguamento funzionale del presidio ospedaliero di Santa Maria Nuova e la cosiddetta variantona. "Le ragioni dei nostri emendamenti sono molto forti, tanto è vero che lo stesso sindaco ha dovuto in Consiglio comunale accettarne uno e condividere un ordine del giorno sull’interpretazione del secondo.

Questo non ha inficiato il nostro giudizio negativo su una maxi variante presentata a ridosso con lo scatto del vincolo delle norme di salvaguardia del Piano strutturale: operazione che consideriamo discutibile nel metodo e nel merito". Lo dicono Tommaso Grassi, Valdo Spini e Ornella De Zordo. "Tuttavia - aggiungono i consiglieri - sottolineiamo come a proposito dell’immobile dell’università di via Montebello si sia accettato il principio che per quanto riguarda l’importantissimo problema delle sedi universitarie si dovrà procedere con un piano generale.

Noi avevamo posto un problema molto chiaro: non si può trasformare 3500 mq a destinazione pubblica in centro storico in altrettanti mq di residenze private senza un piano organico. Peraltro lo stesso principio avrebbe dovuto essere adottato anche per l’edificio comunale di via Marconi e di via Modena della Regione". Secondo il Gruppo Spini e perUnaltracittà "il fatto che questa operazione si sia svolta a ridosso con le scadenze della norme di salvaguardia ha comportato la mancanza di conoscenza e di trasparenza su quali fossero le richieste di varianti non accettate e secondo quali criteri.

Inoltre appare chiaro che talune varianti approvate incidono pesantemente sul principio dell’aumento del carico urbanistico proprio alla vigilia del Piano strutturale". "In primo luogo il metodo: criticabile e poco rispettoso della dignità di questo Consiglio comunale portare a una manciata di ore dal 'game over' urbanistico questa delibera che è una accozzaglia di ben 73 varianti, variantine e variantone. Una macedonia di casi uno diverso dall’altro che ci sono stati spacciati come inezie e bazzecole, un tentativo di diluire gli effetti della delibera ma che solo l’attento e coscienzioso esame della commissione ha sventato, portando alla ribalta situazioni 'pesanti', tutt’altro che semplici errori cartografici o 'limitate modifiche' come recita il titolo". Così la vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. "L’impressione che ne ricaviamo - aggiunge - è quella, sostanzialmente, di un grosso ‘favore’ a tempo quasi scaduto ad enti quali Comune, Regione, Asl e Università ai cui beni viene dato un ‘appeal’ ben più consistente con il cambio di destinazione che li mette sul mercato immobiliare.

Prendiamo atto del ravvedimento della giunta sulla famosa Palazzina Coppi, già presente nel piano delle alienazioni e già contestata (anche se lo stralcio fa venire meno l’eventualità di denari freschi provenienti dalla vendita nelle casse comunali), mentre non possiamo non commentare negativamente lo svarione doloso e non certo preterintenzionale di via Lorenzo il Magnifico. Abbiamo appena finito di discutere la relazione della indagine di commissione e come se niente fosse, oplà, magicamente riaffiora un altro classe 6.

Vogliamo ricominciare da capo, con l’utilizzo abnorme di questa categoria urbanistica?" "E dulcis in fundo, la figuraccia sulla amnesia relativa ai finanziamenti destinati all’ex Meyer dalla Regione proprio su una parte di edificio di proprietà del Comune. Stendiamo come si dice un velo pietoso… preoccupati per ciò che ci aspetta nei prossimi mesi quando arriverà il Piano strutturale, non possiamo che notare che se questi sono i risultati, forse c’è bisogno di un vero assessore all’urbanistica, padrone della materia, e non di un sindaco ‘ghe pensi mi’” conclude Giocoli.

(lb) (fdr)

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