Romanelli: ''Ripensare la cementificazione nella frazione di Vallina''

Mauro Romanelli (Fed. Sinistra/Verdi) scrive all’assessore all’Urbanistica Anna Marson in seguito alle molte segnalazioni ricevute da cittadini del Comune di Bagno a Ripoli in provincia di Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2010 20:06
Romanelli: ''Ripensare la cementificazione nella frazione di Vallina''

Il Consigliere regionale Mauro Romanelli (Fed. Sinistra/Verdi) scrive all’assessore all’Urbanistica Anna Marson in seguito alle molte segnalazioni ricevute da cittadini del Comune di Bagno a Ripoli in provincia di Firenze. La questione riguarda la variante generale al Piano Strutturale deliberata dal Consiglio comunale di Bagno a Ripoli il 9 giugno 2010 (delibera n.85) e dichiarata immediatamente eseguibile la prossima seduta del 28 luglio, quando in Comune sarà votato il Piano Attuativo. “Con tali atti – dichiara il Consigliere - si prevede, tra l’altro, la costruzione di quarantanove nuove abitazioni nell’area di Vallina nuova (frazione situata tra Pontassieve e Bagno a Ripoli): faccio mia la preoccupazione dei cittadini circa la stabilità della collina che sovrasta quest’area, giacché in passato diverse perizie hanno segnalato gravi lesioni e crepe nelle case sottostanti”.

“Ulteriori preoccupazioni, oltre alla considerazione generale di un’eccessiva cementificazione di un’area di pregio, derivano – continua Romanelli - dall’assenza in tutta la zona di una condotta fognaria e dall’ingente traffico che proviene dal Valdarno, dalla Val di Sieve e dal Passo del Muraglione: proprio quest’ultimo problema doveva essere risolto dal progetto, voluto anche dalla stessa Regione Toscana, di un doppio ponte sull’Arno, ma dopo tanti anni la questione ancora non ha trovato soluzione”. “Ormai i centri abitati del territorio di Bagno a Ripoli sono purtroppo caratterizzati da un’espansione edilizia recente e non di alta qualità estetica, senza adeguate dotazioni di servizi e infrastrutture: è così a rischio il delicatissimo equilibrio tra zone agricole, ambiente naturale e insediamenti abitativi”.

“Invito quindi il Comune a ripensare tali progetti in un’ottica del contenimento del consumo del suolo, arrestando lo sviluppo edilizio speculativo, e mi auguro che anche l’assessore Regionale Marson possa dare un suo autorevole giudizio, vista la sensbilità da sempre dimostrata su questi temi”.

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