105.000 abitanti e un solo punto per la consegna della posta

Da aprile il servizio per la consegna della corrispondenza (raccomandate, assicurate e così via) e dei pacchi non recapitati per assenza del destinatario è stato trasferito dall’ufficio postale 29 di via A. Cesalpino 3/A a Firenze Novoli in via Gemignani.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 maggio 2010 20:25
105.000 abitanti e un solo punto per la consegna della posta

Dal 9 aprile 2010 il servizio per la consegna della corrispondenza (raccomandate, assicurate e così via) e dei pacchi non recapitati per assenza del destinatario è stato trasferito dall’ufficio postale 29 di via A. Cesalpino 3/A a Firenze Novoli in via Gemignani. Il Sindacato Pensionati Italiani Spi-Cgil Lega Quartiere 5 ha avuto moltissime manifestazioni di protesta sia da parte degli iscritti, sia dall’insieme dei pensionati e dai cittadini per il disagio arrecato per il raggiungimento di tale sede. "Facciamo presente - si legge in una nota del sindacato - che dalle zone di Castello, Le Panche, Serpiolle, Careggi, Rifredi, Romito Vittoria, la sede di via Gemignani è raggiungibile solamente o con mezzi propri (quindi incrementando il traffico e l’inquinamento) o con la linea 56 Ataf (con frequenza ogni 30 minuti) e quindi anche con un costo maggiorato in quanto occorrono due biglietti del servizio pubblico.

A questi disagi si aggiunge un tempo smisurato per portare a termine l’operazione anche raggiunta la sede. Infatti si è incrementata notevolmente l’attesa al ritiro allo sportello in quanto è l’unica sede atta alla consegna su un quartiere di 105.000 abitanti, di cui oltre 27.000 persone con più di 65 anni". Il segretario della Lega dello SPI del quartiere 5 Andrea Brunetti ha inoltrato lettere di protesta a Poste Italiane e informato di questi gravi disagi il presidente del Q5 Federico Gianassi e infine ha dichiarato: “Che prima di trasferire un servizio sarebbe opportuno valutare le conseguenze che questo possa causare, soprattutto verso le persone più deboli.

Chiediamo il ripristino di un servizio decente”.

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