Cristiano Zanetti: Non sono sempre rotto

Il centrocampista viola parla del momento attraversato dalla squadra e del suo rendimento in questa stagione. Chiede fiducia ai tifosi e parla di una squadra che non ha certamente mollato, affrontati tanti impegni in un periodo che non ha girato bene

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2010 22:18
Cristiano Zanetti: Non sono sempre rotto

Premessa: "La squadra non ha certamente mollato - ritiene necessario Cristiano Zanetti tornare sul tema scottante che accompagna gli ultimi 180 minuti di questo campionato per i gigliati - purtroppo è stata una stagione intensa, piena di impegni e di infortuni, e sul finale abbiamo pagato. Non ha girato bene, ma ce l’abbiamo messa tutta" Finita la premessa si passa al risentimento personale: "Mi sono stufato di sentire che sono sempre rotto - commenta Zanetti arretrando leggermente sulla sedia quasi a scansarsi da un peso incombente - quest’anno non ho avuto infortuni muscolari, ma solo un trauma al ginocchio derivato da un’azione di gioco e - per chi avesse avanzato il dubbio, dichiara con professionalità - rimarrò a Firenze anche il prossimo anno" "I fischi dei tifosi? Ci stanno, la partita con il Chievo non è stata bella - ammette il calciatore con umiltà - ma nessuno dei giocatori si nascondeva e questo è importante.

Sono stato in grandi club - ricorda - ai primi fischi c’erano calciatori che si tiravano indietro. Qui non è successo - spiega - è magari fastidio il ronzio che si sente di sottofondo, questa mancanza di fiducia verso un gruppo che invece ha fatto sognare" "Il giudizio deve essere globale - in risposta a chi avesse mentalmente scisso Campionato e momenti di Coppa - non dobbiamo guardare solo alle ultime partite, abbiamo fatto benissimo in Champions, siamo stati protagonisti di grandi partite, la Champions pesa tantissimo, pesa per l’Inter, figuriamoci per la Fiorentina." "Sono anche convinto - prosegue - che questa squadra, senza la coppe, arriverà quarta in classifica, questa è la nostra consapevolezza e chiedo fiducia verso di noi".

Solo voci il battibecco con Prandelli: "Ho un ottimo rapporto con allenatore e società - sottolinea - ripeto, mi dispiace il clima che si è creato intorno alla squadra nelle ultime settimane, ricordiamo anche che da gennaio siamo senza Mutu, che è uno dei nostri giocatori più importanti". "I ragazzi escono sempre con la maglia sudata dal campo - fa notare il calciatore viola - la squadra è compatta, nessuno se ne vuole andare e quando i miei compagni leggono i loro nomi tra i possibili partenti vengono ad allenarsi con il muso lungo, quanto successo nell’ultimo periodo deve farci riflettere: non possiamo distruggere quanto fatto per un mese andato male" Nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma, recita la regola scientifica applicabile a tanti casi della vita, il processo di trasformazione della Fiorentina è in via di definizione, impossibile dire ora con certezza quanta sarà la componente conservativa e quanto quella innovativa, restano ancora due partite da giocare prima di chiudere il Campionato che al contrario della Champions è stato forse messo in secondo piano in tempi non sospetti ed ora offre l'illusorietà dei conti che sembrano non tornare. Intanto dopo Santana, Gamberini e Felipe anche Vargas si ferma e dice addio al finale di stagione e forse anche alla trasferta canadese. "L’ACF Fiorentina comunica che Juan Manuel Vargas, durante la seduta di allenamento di ieri, ha riportato una distrazione di primo grado del legamento collaterale del ginocchio.

I tempi di recupero vengono stimati nell’ordine delle due/tre settimane" Il Derby con il Siena si avvicina e qualcuno dovrà scendere in campo, Prandelli potrebbe schierare una formazione alternativa o prototipo della Fiorentina che verrà. di Antonio Lenoci

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