Il canto dei Bischeri

Franco Ciarleglio ci invita a percorrere le più celebri vie fiorentine in compagnia delle più curiose storie, leggende, aneddoti e credenze popolari della Firenze medievale e rinascimentale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2010 18:52
Il canto dei Bischeri

Avete mai notato che in Borgo Ognissanti, al numero 12 c’è un palazzo con un balcone “rovesciato”? E vi siete mai chiesti che origine possano avere i detti popolari, oramai divenuti di uso comune, “reggere il moccolo”, “fare le bizze” o “Troppa grazia Sant’Antonio”? Queste e molte altre curiosità sono rivelate nel godibilissimo volume “Il canto dei Bischeri” di Franco Ciarleglio, versione completa e aggiornata dello Struscio Fiorentino. Un ottimo vademecum che invita a percorrere le più celebri vie della città di Firenze lasciando perdere per un attimo le luccicanti vetrine dei negozi e volgendo attentamente lo sguardo all’insù: le sorprese sono assicurate, soprattutto per coloro che spinti da spirito critico o da semplice curiosità volessero seguire l’itinerario ideato dall’autore e suggerito ai lettori, alla riscoperta della magnifica storia del capoluogo toscano. Completano il volume due interessanti mappe dei quartieri e delle mura di Firenze, oltre agli appunti per uno struscio toscano, che “allargano” la ricerca alle altre provincie toscane, non meno ricche di curiosità e credenze popolari.

Massimiliano Locandro

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