Garagisti fiorentini a rischio chiusura per la TIA

Gli operatori del settore, le cui autorimesse si trovano fuori dalla cerchia dei viali, denunciano che “la tariffa di igiene ambientale ha raggiunto costi insostenibili per una categoria che non produce nessun tipo di rifiuto”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2010 18:16
Garagisti fiorentini a rischio chiusura per la TIA

Hanno scritto una petizione al sindaco Renzi per scongiurare la chiusura delle proprie attività. Sono i garagisti fiorentini: a firmare la lettera oltre 40 delle circa 50 attività presenti sul territorio comunale. Oggi a Palazzo Vecchio, una loro delegazione ha illustrato in una conferenza stampa la petizione insieme alla vicecapogruppo del Pdl Bianca Maria Giocoli. Gli operatori del settore, le cui autorimesse si trovano fuori dalla cerchia dei viali, denunciano che “la tariffa di igiene ambientale ha raggiunto costi insostenibili per una categoria che non produce nessun tipo di rifiuto”.

Aumenti che, dal 2004 ad oggi, “sono arrivati al 48%”. Una situazione, quella fiorentina, molto diversa da quella dei comuni contermini. “Perché, ad esempio a Sesto Fiorentino, il calcolo della tariffa viene fatto in base alla categoria merceologica dei magazzini, cioè senza lavorazione, mentre a Firenze viene ignorato il fatto che la nostra attività non genera nessun rifiuto in quanto non esiste nessun tipo di lavorazione” lamentano ancora i garagisti nella loro lettera al primo cittadino.

La Tia, cioè, viene calcolata in base ai metri quadri – e i garage per loro natura posseggono ampie superfici – e in base all’attività svolta, e nel caso di Firenze, i garage sono equiparati ad attività che generano rifiuti da smaltire. “Si arriva al paradosso – ha notato Giocoli – che i cinema, che producono rifiuti dal consumo di pop corn, dolciumi, snack e bibite varie, pagano una quota molto inferiore”. “E’ chiaro che molte autorimesse – scrivono ancora i garagisti nella petizione -, soprattutto quelle nell’immediata periferia con tariffari più bassi e con meno richieste, sono costrette a chiudere”.

Non solo: la giunta ha deciso aumenti, nella delibera dello scorso febbraio, anche per i passi carrabili, che nel caso delle autorimesse hanno un costo tre volte superiore a quello determinato per i privati, a completare il quadro di una vessazione insostenibile per queste attività. “L’assessore Falchetti – ha concluso la vicecapogruppo Pdl – aveva annunciato lo scorso dicembre una campagna di ascolto delle categorie, in vista di una rimodulazione della Tia. Ebbene, se vuole essere coerente, ascolti oggi le ragioni dei garagisti che rischiano la chiusura delle loro attività.

La Tia va rimodulata in modo più razionale ed equo, non solo per salvare le attività da una sicura chiusura, ma anche per salvaguardare posti di lavoro in città”. (fdr)

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