''Un modello di salute per la montagna''

Intanto Giurlani ha anche annunciato che Uncem e Regione Toscana, in collaborazione con l’USL 8 di Arezzo, stanno mettendo a punto un progetto per un servizio di emergenza-urgenza sul territorio del Casentino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2010 12:38
''Un modello di salute per la montagna''

Costruire una continuità operativa e di competenza fra ospedale e territorio fondata sulla presa in carico dei bisogni e sulla facilitazione dell’accesso all’offerta assistenziale è l'obiettivo dei progetti per il Casentino e le zone Montane da elaborare e considerare come un laboratorio per il cambiamento e un’importante occasione di sperimentazione. Di questo si è parlato nel Forum “Un modello di salute per la montagna” organizzato nel Castello di Poppi in collaborazione tra Regione Toscana, Uncem, Azienda USL 8 di Arezzo, Società della Salute del Casentino, Federazione e Comitato emergenza-urgenza. L’indirizzo per raggiungere gli obiettivi che vengono prefissati vanno dalla ricognizione e lo studio del profilo epidemiologico e demografico del Territorio della Montagna alla stima dei bisogni reali della popolazione, al riesame complessivo dell'offerta socio-sanitaria esistente, prese in considerazione tutte le criticità, la coerenza con le esigenze espresse (bisogni) ed i criteri di compatibilità e sostenibilità economica.

E questo attraverso l’individuazione dei criteri di priorità nelle scelte, di salvaguardia dei principi di professionalità e di qualità assistenziale, attraverso l’affermazione del metodo della condivisione e del coinvolgimento di tutte le componenti professionali nelle fasi di progettazione, di applicazione e di verifica dei processi innovativi. Numerosi gli interventi che Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, ha sintetizzato per la nostra agenzia di stampa. Intanto Giurlani ha anche annunciato che Uncem e Regione Toscana, in collaborazione con l’USL 8 di Arezzo, stanno mettendo a punto un progetto per un servizio di emergenza-urgenza sul territorio del Casentino, con l’ipotesi che possa diventare un modello da estendere ad altre aree montane della Toscana. Questo perchè il sistema-sanità nel casentino è molto avanzato, grazie anche all’eccellenza dell’ospedale di Bibbiena, accreditato per effetto dalla credibilità che la sanittà in montagna è riiscita a guadagnarsi nei confronti della Regione ed al lavoro in sinergia con l’Uncem e le strutture territoriali. Nel suo intervento Giurlani ha fatto riferimento anche alle preoccupazioni per l’attacco ai criteri di montanità che stanno emergendo nei comportamenti del governo che arrecherebbero sicuramente seri danni all’integrazione in atto sanità-territorio. Ha ribadito anche l’importana dell’attività della Società della Salute che rappresenta il cardine per l’erogazione di servizi socio-sanitari integrati tra i loro.

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