Linea TAV Bologna-Firenze: un'associazione richiede informazioni

E' un'iniziativa dell'Associazione Idra, iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana. Intanto Italia Nostra Firenze e Comitati dei Cittadini 'bocciano' i timori dei sindacati sul nesso 'rallentamento grandi opere-calo occupazione'.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2010 18:33
Linea TAV Bologna-Firenze: un'associazione richiede informazioni

Ai clienti di Trenitalia sulla tratta ad Alta Velocità Bologna-Firenze l'Associazione chiede aiuto per realizzare un dossier da trasmettere prossimamente alle autorità competenti. Idra chiede in particolare di inviare all'email idrafir@tin.it la propria testimonianza su treno fermati o rallentati in galleria nei giorni scorsi. Sarebbe gradito che nel racconto si descrivesse per quanto possibile in maniera completa le caratteristiche del viaggio (magari con data e orari di partenza e di arrivo previsti, tipo e/o numero di treno, ecc.), il grado di affollamento, le condizioni dei servizi, il luogo e la durata della sosta, le condizioni di visibilità nel tunnel, la quantità di informazioni e le spiegazioni ricevute, le reazioni dei passeggeri e del personale, ecc. Potrà essere utile anche avere informazioni riguardo al caso in cui invece il convoglio sia stato costretto a utilizzare - al posto della galleria AV - la linea Direttissima da Vernio: anche qui con tutte le possibili notizie di contorno. Intanto Italia Nostra Firenze ed i Comitati dei Cittadini 'bocciano' le preoccupazioni dei sindacati Italia Nostra Firenze ed i Comitati dei Cittadini respingono le preoccupazioni dei sindacati, in particolare di Cgil e Cisl, sul possibile nesso 'rallentamento grandi opere-calo dell'occupazione'. “Com’è noto – si legge infatti un un comunicato stampa - le grandi opere non producono alcun aumento di manodopera, sostituita piuttosto dalle 'talpe' e da una pratica dei subappalti che sfugge a qualsiasi controllo.

Esse avvantaggiano solo cartelli di grandi imprese che poco spazio lasciano alle piccole aziende. Non risulta, tra l’altro, che queste opere producano un’occupazione qualificata conducendo ad uno sviluppo tecnologicamente avanzato”. E rivolgono alcune domane alle organizzazioni dei lavoratori. “Facendo un bilancio di questa amara vicenda pensate di aver fatto tutto quanto era in vostro potere per difendere questo patrimonio di professionalità e di risorse tecnologiche? Pensate che questi grandi movimenti di terra, questi scatoloni di cemento piantati nel sottosuolo della città, produrranno innovazione tecnologica nell’area fiorentina? Quanta manodopera in più sarebbe possibile creare con il rinnovamento della rete ferroviaria locale, con il completamento di importanti infrastrutture nel bacino di traffico che dal Valdarno giunge fino a Pistoia–Lucca e che dal Mugello va fino in Val d’Elsa e a Siena? Avete valutato i progetti alternativi che da anni vengono avanzati da tecnici, docenti universitari e cittadini esperti, tra i quali il progetto di attraversamento in superficie? Durante gli anni di costruzione di questa grande opera quali proposte pensate di fare perché il passaggio dell’Alta velocità si traduca in un vantaggio per la città?” Domande che sono accompagnate da alcune rivendicazioni che, sempre secondo i Comitati, gli stessi sindacati dovrebbero avanzare a Ferrovie dello Stato. “Potenziare la linea tra Figline e Campo di Marte, dove, a causa della vetustà del tracciato, si verificano i maggiori disagi per il traffico locale.

Provvedere a medio termine a un nuovo tracciato e sostituire l’attuale raccordo 'provvisorio' della galleria del San Donato. Realizzare un quinto e magari un sesto binario in superficie per il potenziamento ferroviario nell’area urbana, aumentando la compatibilità del traffico locale con l’Alta Velocità su sede riservata. In conseguenza, portare a 4 i binari passanti tra Statuto e Rifredi per svincolare l'AV e favorire il traffico metropolitano. Potenziare, anche attraverso interventi di ristrutturazione urbanistica, la Stazione di Campo di Marte come stazione sussidiaria per l’AV insieme a S.

M. Novella. Potenziare e attrezzare le stazioni già esistenti nel bacino di traffico che gravita su Firenze: il più importante di tutta la Toscana. Provvedere all’elettrificazione della Faentina e della Firenze Siena. Aprire un dibattito in città per discutere a livello tecnico la soluzione migliore per il passaggio TAV e per la stazione".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza