De Zordo: "No alle improvvisazioni sulla riorganizzazione del traffico"

La capogruppo di perUnaltracittà: "I provvedimenti per l'entrata in funzione rischiano di congestionare la zona di Porta al Prato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2010 14:00
De Zordo:

“Evitare che i nuovi provvedimenti di modifica della viabilità aggiungano caos alla situazione di traffico difficile, scaturita dopo la pedonalizzazione di piazza Duomo”. E' quanto chiede Ornella De Zordo per le novità in vigore da oggi in città in vista dell'entrata in funzione della tramvia. Novità che continueranno ad arrivare nelle prossime settimane. “Per questo vogliamo sapere se, alla luce delle modifiche – ha aggiunto la capogruppo di perUnaltracittà – l'amministrazione abbia effettuato delle simulazioni per verificare i flussi di traffico e i tempi di percorrenza nell'area di Porta a Prato e Leopolda e in via Alamanni-Stazione.

Le simulazioni, tra l'altro, servirebbero a comprendere meglio la situazione alla luce del fatto che i veicoli privati, con l'entrata in funzione della tramvia, si troveranno spesso ad incrociare i binari. Un fattore che rischia di fare da 'tappo' per alcune importanti direttrici cittadine”. “Non vorremmo che decongestionando in questo modo la stazione di Santa Maria Novella si replicasse oggi l'operazione piazza Duomo – ha spiegato De Zordo –, dove per liberare una zona dal traffico si è criticizzata la situazione nella cerchia dei viali.

Non è un caso che i livelli di inquinamento siano cresciuti proprio dalle ultime settimane del 2009”. “Sono tanti i dubbi suscitati dalla riorganizzazione voluta dall'amministrazione comunale – ha proseguito la capogruppo di perUnaltracittà – a partire dalle modalità per i capolinea degli autobus extraurbani. Vorremmo conoscere qual è l'area della Leopolda in cui sorgeranno biglietteria e sala di attesa per i passeggeri, e dove sosteranno i pullman”. “Infine – ha concluso De Zordo – vorremmo conoscere al più presto anche quale destinazione immobiliare avranno gli attuali depositi Lazzi, Sita e Cap che sorgono intorno a Santa Maria Novella”.

(fdr)

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