Consiglio Comunale: gli Europei 2016 a Firenze

Varato l’adeguamento dello stadio “Artemio Franchi” di Firenze agli standard imposti dalla Uefa per la candidatura dello stesso ad ospitare i Campionati Europei di Calcio del 2016

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2010 11:03
Consiglio Comunale: gli Europei 2016 a Firenze

Come spesso succede quando ci si attarda nel decidere su questioni importanti a qualcuno capita di perdere la bussola e si possono creare incomprensioni più o meno volute, che rischiano di incidere sulle sorti della città. E’ questo il caso della delibera approvata con 30 voti favorevoli (Pd, Gruppo SpiniperFirenze, Sinistra Ecologia e Libertà e Lega Nord) su 31 presenti dal Consiglio Comunale, che ha per oggetto l’adeguamento dello stadio “Artemio Franchi” di Firenze agli standard imposti dalla Uefa per la candidatura dello stesso ad ospitare i Campionati Europei di Calcio del 2016, e che ha come ultimo giorno utile per l’approvazione proprio oggi, 18 gennaio 2010.

I consiglieri di opposizione fanno notare che, dato che la Giunta aveva già approvato il progetto di massima di ristrutturazione dello Stadio il 22 dicembre 2009, il testo sarebbe potuto giungere in Consiglio molto prima, non facendo così apparire il voto come un ultimatum minaccioso dalle parole “o così o siete contro gli Europei di Calcio” - come denuncia Giovanni Galli (capogruppo del Pdl)- , e non vi sarebbe il dubbio riguardo all’effettiva necessità del voto per l’avvio dell’iter di candidatura, cosa per cui la consigliera De Zordo non ha preso parte al voto. Ma prima di parlare del dibattito veniamo al testo presentato durante la seduta dal Sindaco Renzi in prima persona.

Con questa delibera il Comune si impegna, nel caso in cui l’Italia sia selezionata come paese ospitante per “Uefa Euro 2016”, a mettere a disposizione lo Stadio e le aree limitrofe di proprietà pubblica, ad inserire l’intervento di adeguamento agli standard Uefa nel programma triennale delle opere pubbliche, a stanziare nel bilancio pluriennale 2011-2013 le somme necessarie anno per anno (il costo di massima è stimato in 80 milioni di euro) ed a realizzare le opere secondo la tempistica indicata dalla Figc e dalla Uefa.

Per quanto riguarda la cosiddetta “Cittadella Viola”, nel testo si specifica che questa delibera non pregiudica l’inserimento in itinere della proposta di un nuovo impianto da realizzare entro il maggio 2014, non è quindi una scelta tra la ristrutturazione dello Stadio progettato da Pier Luigi Nervi e il progetto Della Valle – come tende a precisare l’On. Valdo Spini (SpiniperFirenze)-, anche perché, spiega Renzi, “il Comune presenterà un procedimento pubblico affinché sia consentito di realizzare quest’opera (la Cittadella –ndr) tramite investimenti privati”.

Per il momento nessun aut aut quindi, ma il Sindaco continua a sostenere il nuovo Stadio nell’area di Castello, sicuro anche degli stanziamenti che arriveranno dal governo nel caso in cui l’Italia si aggiudichi la partita Europei, perché – dice- “se non arrivassero i soldi sarebbe il primo caso in cui un governo decide di aderire ad un evento e poi non stanzia i soldi”; la scelta poi starà al soggetto privato (la Fiorentina –ndr) “che dovrà dire sì o no al progetto”. Giovanni Galli si astiene dalla votazione della delibera, perché –dichiara- “vogliamo che Firenze ci sia, ma con la Cittadella e non rattoppando il Franchi” ed, inoltre, “visto che ancora non c’è nessuna comunicazione da parte del governo, come faccio ad approvare un intervento da 80 milioni di euro?” .

Sulla messa in regola dello Stadio poi esprime seri dubbi, denunciando la complessità di tale intervento. Il Pdl compatto comunque si schiera contro questo atto, che secondo il vice presidente del Consiglio Comunale Cellai “è solamente una copertura politica” e non è assolutamente necessario perché “non determina la candidatura”, come invece sostengono Bonifazi (capogruppo Pd) e la maggioranza. Le valutazioni politiche, insomma, sono molteplici e contrapposte tra loro, ma quel che rimane è che, sebbene si sia fatto un passo avanti, per la Cittadella dei Della Valle rimangono da sciogliere numerosi nodi, in primis quello della proprietà dell’area di Castello, ancora in mano a Fondiaria SAI. di Alessandro Xenos

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