Piscina del Bernino: impianto dissequestrato

Tolti i sigilli alla struttura. Lo ha notificato la Procura della Repubblica oggi 27 gennaio. Comune di Poggibonsi parte lesa nelle indagini ancora in corso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2010 21:05
Piscina del Bernino: impianto dissequestrato

Piscina del Bernino dissequestrata. La Procura della Repubblica ha notificato oggi pomeriggio il dissequestro della parte coperta dell'impianto natatorio di Poggibonsi dove il 17 marzo 2009 si è verificato il crollo del controsoffitto. La decisione è stata presa a conclusione della fase peritale che si era avviata il 17 dicembre scorso con l'incidente probatorio. “Notizia positiva in quanto possiamo – dice l'assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini – appaltare i lavori e procedere all'intervento per restituire l'impianto alla città, ai cittadini, agli sportivi, alle associazioni.

Il progetto per il ripristino del locale coperto della piscina comunale del Bernino è già stato approvato e le risorse già reperite, proprio per poter eseguire i lavori tempestivamente una volta rientrati in possesso dell'immobile”. I lavori in oggetto riguardano il ripristino della funzionalità e sicurezza dell'impianto. In particolare riguardano il risanamento del locale vasche con il rifacimento dell'intero controsoffitto, la revisione degli impianti di illuminazione interna e di distribuzione dell'aria calda.

La piscina del Bernino è stata oggetto il 17 marzo scorso del crollo del controsoffitto nell'area vasca interna. A seguito del crollo venne disposto il sequestro penale del complesso sportivo e prese avvio un'indagine, ancora in corso, da parte della Magistratura. L'Amministrazione il 30 maggio scorso ha chiesto il dissequestro del complesso sportivo e la Procura della Repubblica si è espressa positivamente per togliere i sigilli all'impianto natatorio all'aperto e ai servizi connessi.

A luglio l'Amministrazione Comunale ha nuovamente inviato formale richiesta alla Procura della Repubblica di Siena per togliere i sigilli alla parte della struttura ancora interessata dall'indagine. Dopo questa seconda istanza è stato concesso l'accesso all'area della piscina interna, per svolgere le necessarie verifiche ed eventuali sopralluoghi per gli adempimenti di natura tecnica. Questo ha permesso di poter redigere il progetto e compiere tutti gli atti necessari per intervenire una volta tolti i sigilli. Il Comune, riconosciuto parte lesa nelle indagini ancora in corso, ribadisce, come sempre, totale fiducia nei confronti della Procura nonché la piena e totale disponibilità affinché si giunga ad un chiaro accertamento delle motivazioni che hanno portato al crollo, e delle relative responsabilità.

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