Tagli sulle pulizie, l'assessore Simoncini scrive al ministro Gelmini

Oggi un incontro fra sindacati, Ufficio scolastico regionale e aziende. Chiesta la sospensione del provvedimento per evitare gravi ri cadute.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2010 19:00
Tagli sulle pulizie, l'assessore Simoncini scrive al ministro Gelmini

Una lettera al ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini per chiedere, a nome della Regione Toscana, la sospensione del provvedimento che prevede il taglio del 25% delle spese sostenute dalle scuole per pulizie e sorveglianza. La decisione è stata annunciata oggi dall'assessore all'istruzione Gianfranco Simoncini nel corso della riunione svoltasi stamani con il direttore dell'ufficio scolastico regionale Cesare Angotti, i sindacati e le aziende appaltatrici delle imprese di pulizia e vigilanza che operano in Toscana. La decisione è scaturita in seguito alle preoccupazioni manifestate dai sindacati e dalle aziende per le ricadute del provvedimento, che dovrebbe essere operativo già fin dai prossimi giorni, sia sul piano dell'occupazione, sia su quello del funzionamento della vita scolastica.

La lettera è stata inviata anche al presidente della IX Commissione della Conferenza Stato Regioni che vedrà gli assessori all'istruzione di tutte le Regioni riuniti per affrontare questo problema nella seduta di martedì 26 gennaio. "Prendo atto e condivido le preoccupazioni espresse dai lavoratori – ha detto Simoncini – e mi auguro che il governo decida di tornare sui suoi passi. Il provvedimento colpirebbe infatti una fascia di lavoratori con bassi livelli di retribuzione e che nella nostra regione è costituita prevalentemente da donne, fra le più deboli e meno tutelate.

Ma anche se auspichiamo che da parte del governo possa esservi un ripensamento e che quindi non debba servire, voglio tuttavia ricordare che, nel caso si rendesse necessario, possiamo mettere a disposizione delle aziende e dei sindacati strumenti come quello degli incentivi ai contratti di solidarietà. Sarebbe così possibile, per i lavoratori, recuperare in buona parte lo stipendio perduto in seguito al taglio del 25%". di Barbara Cremoncini

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