I disagi dei pendolari della Faentina discussi in Provincia di Firenze

Calò e Verdi hanno chiesto quali iniziative l’amministrazione provinciale fiorentina intende intraprendere nei confronti dei soggetti che non hanno rispettato gli impegni sottoscritti al fine di eliminare disservizi, disagi e inadempienze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2010 15:44
I disagi dei pendolari della Faentina discussi in Provincia di Firenze

"Apprendiamo dagli organi di stampa che i pendolari, così come residenti prevalentemente nelle zone del Mugello, hanno nuovamente protestato e denunciato pubblicamente la scarsa se non assoluta mancanza d’informazione sulla regolarità dei treni (soggetti a guasti, disguidi e ritardi), sullo stato delle carrozze e sul sovraffollamento sui problemi di manutenzione oltre al non funzionamento delle strutture per i portatori di handicap. Le problematiche non riguardano soltanto la Faentina, con disservizi e disagi ma anche la linea Borgo San Lorenzo-Firenze via Pontassieve, sostanzialmente la tratta opposta alla ferrovia Faentina".

E' quanto dichiarano i consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Prc-Pdci-Sc). "L’assessore ai Trasporti della Comunità Montana del Mugello Lastrucci sentito in una audizione in commissione consiliare provinciale ha riportato quanto più volte lamentato dagli utenti del treno - aggiungono Andrea Calò e Lorenzo Verdi - e sostenuto dal nostro gruppo consiliare. L’Assessore ha ricordato inoltre che un accordo sottoscritto da Ministero dei Trasporti, Regione Toscana, FF.SS., TAV risalente al 1995 prevedeva investimenti per l’elettrificazione della linea Faentina: '…è facile constatare che a distanza di anni l’accordo non sia stato rispettato - sottolinea l’assessore - Non solo non è mai stato sottoposto il progetto esecutivo di elettrificazione della linea con la sua conseguente quantificazione dei costi, ma anche gli investimenti sostitutivi proposti dalle stesse Ferrovie non hanno avuto mai seguito…'.

E’ utile ricordare che a suo tempo la Comunità Montana del Mugello dietro anche la spinta dei Comitati dei pendolari e alla luce dei persistenti malfunzionamenti della tratta ferroviaria aveva rivendicato nel 2006 attraverso un ordine del giorno il '…rispetto degli impegni sottoscritti, con particolare riferimento allo stanziamento delle risorse corrispondenti e l’avvio di una fase progettuale di potenziamento della linea con interventi sulla infrastruttura e/o sul parco mezzi…'. Considerato che nei fatti tali rivendicazioni non hanno avuto alcun seguito e che la tratta nonostante l’aumento delle tariffe non è stata qualificata e resa decorosa ed efficiente e che permangono problemi legati al funzionamento e alla qualità del servizio.

Altresì è bene ricordare che per quanto riguardi i danni ambientali irreversibili causati dall’Alta velocità non sono stati rispettati gli impegni di rispristino assunti con l’Addendum e il Master Plan per le comunità danneggiate". I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono al presidente della provincia ed all’assessore competente di riferire sullo stato del servizio ferroviario nella tratta linea Faentina alla luce di quanto emerge dalle proteste dei pendolari e di quanto dichiarato dalla comunità Montana del Mugello, quali iniziative l’amministrazione provinciale intende intraprendere nei confronti dei soggetti che non hanno rispettato gli impegni sottoscritti al fine di eliminare disservizi, disagi e inadempienze e quali atti sono stati messi in essere per riqualificare tale infrastruttura, se l’accordo sulla elettrificazione della linea Faentina sia ancora valido e quante risorse sono state destinate allo scopo, se nell’ambito delle proprie competenze non ritenga opportuno sollecitare la Regione Toscana al rispetto degli impegni assunti.

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