Avvistamento di un oggetto luminoso nei cieli di Capannori

Il video mobilità l'attenzione degli ufologi a Lucca

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2024 07:01
Avvistamento di un oggetto luminoso nei cieli di Capannori

Il 10 maggio, verso le ore 23:00, una residente di Capannori ha avvistato uno strano oggetto luminoso nel cielo. L'oggetto è rimasto stazionario per alcuni minuti prima di spostarsi verso nord e scomparire. L'avvistamento è stato segnalato all'Associazione Ricerca Italiana Aliena, fondata dall'ufologo Angelo Maggioni, che ha preso in carico la testimonianza.

La testimone ha descritto l'oggetto come "rimasto immobile dalle 22.30 fino alle 23 circa" e avvistato sulle colline di San Gennaro in direzione sud-est. L'associazione ha concluso che l'oggetto osservato era di forma sferica e di luminosità vivida, ad un'altitudine stimata tra i 500 e i 2000 metri.

L'analisi condotta con Amped (strumento utilizzato per analisi forensi nei tribunali e dalle forze dell'ordine), non ha rilevato segni di propulsione convenzionale. Tali segni, normalmente visibili durante esami attenti di aerei di linea o militari, o di droni, includono motori, eliche e vortici. La stazionarietà dell'oggetto per più di qualche minuto esclude anche la possibilità di un effetto satellitare.

Le indagini dell'associazione A.R.I.A. non hanno rilevato esercitazioni militari o della protezione civile in corso nella zona. La presenza di questo oggetto volante non identificato rimane quindi un mistero irrisolto. La zona di Capannori è stata in passato teatro di significativi avvistamenti, così come l'intera regione Toscana, nota per l'emblematico caso del 1954 a Firenze.

Il 27 ottobre 1954, diversi oggetti non identificati furono avvistati nei cieli di Firenze, in particolare sopra la cattedrale di Santa Maria del Fiore e lo stadio Comunale, durante una partita di calcio tra Fiorentina e Pistoiese. Gli oggetti, descritti come "ali di gabbiano" o "cappelli da mandarino cinese", rimasero visibili sopra il Duomo per una quindicina di minuti, e successivamente sopra lo stadio, dove circa 10.000 spettatori videro la partita sospesa a causa delle evoluzioni aeree degli strani oggetti.

Questi oggetti si spostavano da nord-ovest a sud-est, lungo un asse che collegava la zona delle Cascine a Rovezzano. Successivamente, si verificò una "nevicata" di filamenti biancastri e appiccicosi, noti come "bambagia silicea" o "capelli d'angelo". Tra i numerosi testimoni dell'accaduto, si ricordano il capocronista de La Nazione Giorgio Batini e i calciatori Ardico Magnini, Romolo Tuci e Ronaldo Lomi.

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