Autovelox a Firenze: numerosi ricorsi accolti dal Giudice di Pace

Arianna Xekalos (M5S): “Il Comune intervenga subito, annulli le multe illegittime e rimuova i rilevatori di velocità dove non possono esserci”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2016 13:05
Autovelox a Firenze: numerosi ricorsi accolti dal Giudice di Pace

Torna di attualità l'annullamento delle contravvenzioni emesse dagli autovelox sui viali cittadini. Dopo la dura contestazione da parte delle associazioni dei consumatori, adesso, numeri alla mano, la discussione diventa politica.Il Giudice di Pace accoglie i ricorsi presentati: cosa fare? In Palazzo Vecchio arriva la mozione per imporre lo smantellamento degli occhi elettronici, ma restano alcuni interrogativi. Come arginare il fenomeno della guida pericolosa sui viali di scorrimento nel fine settimana ed in orario notturno? Chi valuta con certezza quali siano le strade soggette a controllo? Chi avesse regolarmente saldato la contravvenzione ricevuta cosa dovrebbe o potrebbe fare?“Sono numerose le sentenze del Giudice di Pace con cui si annullano i verbali, le classiche multe, emesse in Viale Lavagnini, Viale Matteotti, Viale Gramsci, Viale Etruria e Viale XI Agosto.

Questi Viali non rientrano nella classificazione di strade per le quali il Codice della Strada consente l’uso di tali postazioni. La normativa è chiarissima, gli autovelox possono essere messi solo su strade urbane di scorrimento, mentre i Viali sono “strade interquartiere e di distribuzione primaria”, come giustamente classificati nel 1999 dal Comune di Firenze. L’errore è stato fatto nel 2010 dalla Direzione Mobilità del Comune di Firenze che le ha riclassificate come strade urbane di scorrimento” afferma la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Arianna Xekalos.

“Il Comune deve intervenire immediatamente, annullando le multe contratte in questi Viali, riclassificando nel modo corretto questi Viali e rimuovendo gli autovelox posti illegittimamente – continua Xekalos – per questo abbiamo presentato una mozione sperando che, vista l’importanza, possa essere discussa in tempi brevi”. 

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