Autonomia differenziata, Giani: 'Il Parlamento resti centrale'

Il presidente della Giunta ha risposto all’interrogazione del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci

Redazione Nove da Firenze
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22 febbraio 2023 22:31
Autonomia differenziata, Giani: 'Il Parlamento resti centrale'

Firenze – “Io sono convinto che sia giusto attuare i principi dell’autonomia differenziata per le Regioni a statuto ordinario, come prevede l’articolo 116 della nostra Costituzione, ma ritengo che nel merito il disegno di legge proposto dal ministro Calderoli debba essere perfezionato”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ieri pomeriggio, rispondendo in Aula a un’interrogazione del vicepresidente Marco Casucci (Lega).

Giani ha elencato quelle che ritiene le criticità del testo della legge. In primis, lo scarso ruolo assegnato al Parlamento. “Ritengo che l’assemblea legislativa debba avere un ruolo centrale e vorrei che in quel disegno di legge venisse fuori con forza. In secondo ruolo ritengo che i Livelli essenziali di prestazione debbano essere preventivi rispetto alla definizione delle materie, così da evitare una penalizzazione delle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord.

Io intendo l’autonomia differenziata come una capacità di gestire con maggiore efficienza servizi e prestazioni per i cittadini all’interno di una Regione. Questo non deve però comportare l’acquisizione di maggiori risorse e quindi a una sperequazione che accresca il divario tra Nord e Sud d’Italia. Terzo elemento che non condivido è l’identificazione di 23 materie. Preferisco l’autonomia non su materie strutturate generali, ma su quelle che aiutano a leggere le specificità del territorio: nel caso della Toscana la geotermia, la gestione beni culturali, le infrastrutture e anche l’informatica”.

“Ho volutamente pungolato il Presidente Giani sull’importante tema attinente all’Autonomia differenziata per cercare di capire, una volta per tutte, da che parte stia -afferma Marco Casucci, Consigliere regionale della Lega- Ebbene, dalla risposta avuta in Aula alla mia interrogazione-prosegue il Consigliere-si conferma una sorta di freno, magari psicologico, nell’affermare con chiarezza quali siano le su idee sulla tematica.” “Infatti, da un’iniziale piuttosto ampia apertura(e di questo gliene rendiamo obiettivamente merito) si è passati ai reiterati, recenti dubbi e perplessità che, quindi, parrebbero contraddire il suo appoggio alla proposta portata avanti con determinazione dal Ministro Calderoli -precisa l’esponente leghista- Parlavamo di possibile freno psicologico con cognizione di causa, visto che si avvicina a grandi falcate il giorno del verdetto sul chi sarò il nuovo Segretario del Pd; probabile, dunque, che il Governatore preferisca fino ad allora stare nel limbo riguardo al predetto argomento -sottolinea il rappresentante della Lega- Comunque -conclude Marco Casucci- il 26 febbraio è alle porte e forse, a quel punto, ne capiremo di più di quello che veramente pensa Giani sull’Autonomia…”

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