Assicurazioni: il sindacato di categoria contro il decreto ammazza-agenti

Mugnai (FI): «Dal governo Pd l’ultima vessazione. Noi la correggeremo subito»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2018 15:57
Assicurazioni: il sindacato di categoria contro il decreto ammazza-agenti

E' in stato di agitazione anche in Toscana la categoria degli agenti assicurativi messa a rischio di sopravvivenza dalle disposizioni inserite nello Schema di decreto legislativo recante "attuazione della direttiva UE 216/97 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20.1.2016 sulla distribuzione assicurativa" approvato dal Consiglio dei Ministri in data 8.2.2018, senza che siano apportate le modifiche richieste dal Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione, che ricorrerà ad ogni strumento di lotta sindacale, inclusa qualsiasi forma lecita di disobbedienza civile.

Il Sindacato, dopo aver votato all’unanimità la mozione dell’82° Comitato Centrale che conferma lo stato di agitazione della categoria e condanna fermamente il Decreto, denunciandone gli effetti nefasti, ha ieri scritto una lettera ufficiale ai Presidenti dei Gruppi Agenti, chiedendo la loro collaborazione per dare la massima diffusione alle comunicazioni di SNA, al fine di poter coinvolgere l’intera categoria nello stato di agitazione e di poter dare a tutti i colleghi una sufficiente informazione sulla gravità del momento (documenti scaricabili in calce). Il Comitato dei GAA aveva condiviso la posizione del Sindacato in occasione del Comitato Centrale, della cui mozione conclusiva era coautore, assicurando il proprio sostegno ad ogni iniziativa in difesa dei diritti degli agenti.

Si moltiplicano le prese di posizione di esponenti politici i quali assicurano il proprio impegno per bloccare l’entrata in vigore e l’applicazione della sciagurata norma che ormai viene indicata da molti come il “decreto ammazza-agenti”.

«Pd, ultima frontiera: far fuori l’argipelago delle professionalità legate all’universo assicurativo con il decreto legislativo sulla distribuzione assicurativa che il consiglio dei ministri ha approvato l’8 febbraio scorso. Non è che l’ultimo sgarbo. Siamo pronti a correggerlo dal 5 marzo prossimo, una volta al governo»: così Stefano Mugnai, candidato capolista di Forza Italia nei listini plurinominali per la Camera dei Deputati nei collegi 3 (Firenze, Sesto Fiorentino, Empoli) e 4 (Arezzo, Siena, Grosseto) che si schiera al fianco dello Sna, la maggiore rappresentanza sindacale degli agenti di assicurazione italiani. «Se qualche comparto ancora si regge in piedi – ironizza Mugnai – il Pd prima di abbandonare le redini del Paese evidentemente intende buttarlo a terra.

A quanto pare è ciò che è stato fatto con gli assicuratori con un provvedimento legislativo che introduce nel Codice delle Assicurazioni mutamenti radicali, come il divieto di incasso dei premi dei clienti, che rischiano di compromettere il settore con effetti devastanti se non mortali». Oggi Forza Italia chiede di ritirare il provvedimento o comunque correggerlo sostanzialmente: «Dalla settimana prossima, comunque, ce ne occuperemo noi», conclude Mugnai.

Nel frattempo è giunta la notizia che la Commissione Attività Produttive del Senato, che avrebbe dovuto esprimere un parere qualificato, sebbene non vincolante, sul Decreto in questione, non ha potuto riunirsi per mancanza del numero legale.

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