Assegno unico per i figli, a chi spetta?

Il presidente della Commissione Sviluppo economico del Comune di Firenze Enrico Conti: "Svolta epocale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 luglio 2020 18:26
Assegno unico per i figli, a chi spetta?

Il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti ha effettuato, in Consiglio comunale, una comunicazione sull’assegno unico per i figli.

“Il 21 luglio scorso è stata approvata la proposta di legge Lepri-Del Rio. In una Nazione che ha nella denatalità il proprio principale punto di debolezza e insostenibilità economica e sociale, l’istituzione di un assegno unico universale mensile per ogni figlio minorenne e di importo maggiorato per i figli successivi al primo, modulato sulla base della condizione economica del nucleo familiare (Isee), rappresenta una svolta epocale – ha detto il presidente Enrico Conti – nelle politiche per la famiglia e la natalità, e in definitiva per lo sviluppo economico e sociale del paese, sotto molteplici profili.

Per la sua universalità, dal momento che finalmente ne beneficeranno tutti, anche i nuclei familiari composti da lavoratori autonomi e professionisti, soggetti incapienti, disoccupati. Per la sua continuità. Un assegno mensile per figlio da 0 a 21 anni garantisce la possibilità di pianificare il futuro della famiglia e dei figli. Per le risorse in campo. Il nuovo contributo dovrà essere tra il 30% e il 50% superiore al vecchio assegno al nucleo familiare di cui si prevede l’abrogazione. Un obbiettivo rispetto al quale occorre stimolare il Governo a un forte investimento progressivo, come previsto dallo stesso disegno di legge.

Infine sotto un profilo di efficacia e equità. A fronte dell’istituzione dell’assegno unico si eliminano ben 8 strumenti stratificatisi nel tempo, che hanno di fatto avuto esiti spesso irrazionali ed iniqui dal punto di vista distributivo. Adesso, in sede attuativa, si tratta di completare il provvedimento – ha concluso Enrico Conti – introducendo una maggiore progressività rispetto a quanto previsto dalla struttura attuale per scaglioni dell’assegno di natalità, garantendo uno uso massimamente efficace, efficiente ed equo delle risorse pubbliche”. 

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