Artificiere ferito: sciacallaggio sui social network

Ma anche solidarietà per Mario Vece, il poliziotto gravemente leso nella notte di Capodanno da un ordigno davanti alla libreria di Casapound a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2017 14:32
Artificiere ferito: sciacallaggio sui social network

DIRE) Firenze, 9 gen. - "Artificiere fatti i cazzi tuoi, a Firenze avevamo ragione noi". E ancora, "Polizia a Firenze: ''guarda mamma, senza mani''". Scritte "bruttissime" denuncia Antonio Lanzilli, il segretario generale del Siulp, che lancia "un appello per bloccare lo sciacallaggio da social network" montato sulla vicenda di Mario Vece, l''artificiere della polizia rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno da un ordigno sistemano davanti alla libreria "Il Bargello", a Firenze, legata a Casapound.

"Ora- aggiunge- e'' necessario stoppare le polemiche". Anche perche'' "il clima che si sta creando attorno a Mario, un servitore dello Stato che nell''adempimento del proprio dovere ha perso una mano e si ritrova un occhio compromesso, non ci piace ed e'' ingiusto". E'' seguendo questa logica che sia il Siulp che la famiglia dell''agente 39enne hanno presentato, annuncia Lanzilli, "una denuncia verso tutti coloro che si dovessero rendere responsabili di reati di diffamazione", comprese le testate giornalistiche e i blog online.

L''atto depositato, spiega l''avvocato Massimiliano Annetta, e'' rivolto "a quei contributi, chiamiamoli cosi'', apparsi sui social network e su alcuni siti di informazioni nei commenti conseguenti agli articoli". Per il legale, infatti, e'' "orientamento uniforme della giurisprudenza ritenere responsabili le testate anche per i commenti rilasciati da utenti e lettori". Su questo fronte, conclude l''avvocato, "e'' intendimento del Siulp e della famiglia di Mario perseguire tutti questi fatti. Niente sara'' lasciato intentato".

Anche perche'', termina Lanzilli, "alimentare questo clima nel Paese non serve a nessuno e francamente non lo comprendiamo. Evitiamo quindi di far polemica e stringiamoci attorno a Mario, a sua moglie Stefania e alle sue due figlie di 12 e 14 anni, che da ora in poi affronteranno un calvario fatto di prove non indifferenti".

Sia la famiglia di Mario Vece- l''artificiere della polizia rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno da un ordigno sistemano davanti alla libreria "Il Bargello", a Firenze, legata a Casa Pound- che il Siulp si sono costituiti parte civile nel "processo che ci auguriamo possa tenersi dopo che saranno assicurati alla giustizia gli autori di questo gesto folle, vile e criminale". Lo annunciano l''avvocato Massimiliano Annetta e Antonio Lanzilli, il segretario generale del sindacato di polizia, nel corso di una conferenza stampa convocata nello studio del legale.

Un appuntamento a cui avrebbe dovuto partecipare anche la moglie dell''agente, Stefania, "rimasta pero'' in ospedale per assistere il marito che in giornata sara'' sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico", spiega lo stesso Lanzilli. "In questi giorni- prosegue il segretario del Siulp-, sono stato a trovare Mario e, nonostante quello che e'' successo, il morale e'' abbastanza buono". Il 39enne campano, toscano di adozione, "e'' vigile da qualche giorno, sta reagendo abbastanza bene", spiega Lanzilli, "ma nessuno ancora con lui e'' entrato nel merito della vicenda", la ricostruzione di quell''esplosione che gli ha fatto perdere la mano sinistra e gli ha compromesso "la quasi totalita'' dell''occhio destro".

E comunque siamo nella fase del "segreto istruttorio", conclude il segretario del sindacato.

Una "gara di solidarieta''" per Mario Vece, l''artificiere della polizia rimasto gravemente ferito nella notte di Capodanno da un ordigno sistemano davanti alla libreria "Il Bargello", a Firenze, legata a Casapound. E'' l''iniziativa lanciata dal Siulp Firenze- "Per Mario" presso la banca Unicredit, iban IT38B0200802829000104589397- e presentata nello studio dell''avvocato Massimiliano Annetta da Antonio Lanzilli, il segretario generale del sindacato di polizia. "Nessuno sa una cosa: un poliziotto che nell''adempimento del proprio dovere perde una mano e un occhio, non ha nessuna polizza assicurativa che lo copra anche economicamente.

Nel caso di Mario- spiega il segretario- non c''e'' copertura rispetto al decorso post operatorio a cui sara'' sottoposto, penso per esempio alla protesi o alle cure costosissime che dovra'' affrontare". Per questo come Siulp "appena si aprira'' il confronto con il governo sul contratto di lavoro delle forze di polizia chiederemo- sottolinea Lanzilli- che sia inserita una polizza assicurativa cosi'' da poter supportare gli agenti feriti o menomati in servizio". Il punto, aggiunge, e'' che "per infortuni come quello di Mario, non c''e'' una previsione di spesa", con le istituzioni "che ci dicono sempre la stessa cosa, mancano i soldi".

Non solo, prosegue, "in alcune regioni gli agenti devono pure pagare il ticket al pronto soccorso se si sono fatti male in servizio, un po'' come fossero partite Iva. Per fortuna, grazie all''intervento del presidente della Regione Enrico Rossi, non e'' cosi'' in Toscana". Con l''apertura del conto corrente "Per Mario", inoltre, "abbiamo risposto anche alle centinaia di cittadini, di aziende di colleghi che hanno chiesto di potersi attivare in favore dell''artificiere". (Dig/ Dire)

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