Arcetri, l'Istituto di fisica compie cento anni

Un caposaldo della ricerca regionale. Il presidente Giani: "Presidio del profilo scientifico della Toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2021 18:43
Arcetri, l'Istituto di fisica compie cento anni

“In questa occasione speciale, voglio rivolgervi un ringraziamento per quello che viene fatto per la formazione di tanti giovani che attraverso la fisica, la scienza, il valore aggiunto generato dalle innovazioni tecnologiche partecipano allo spirito di ripresa della Toscana e di tutto il Paese”. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha portato il saluto alle celebrazioni organizzate dall’Università di Firenze per il centenario della sede storica dell’Istituto di Fisica, inaugurata ad Arcetri nel novembre del 1921 nell’ambito del Regio Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, antenato dell’Ateneo fiorentino.

“In una società tecnologicamente evoluta – ha aggiunto Giani - la fisica non smette di rivestire attualità e centralità e dunque ancora oggi il suo insegnamento accresce il profilo della Toscana come terra di scienza, di cultura e di trasferimento tecnologico”.

All’evento celebrativo ha partecipato anche l’assessora all’Università e ricerca Alessandra Nardini, che ha poi anche visitato l'osservatorio astrofico di Arcetri, apprezzandone le attività di ricerca ma anche di didattica rivolta alle giovani generazioni.

“L’importanza della scienza, della sua applicazione alla vita e alla società – ha detto Nardini nel suo discorso di saluto - è sotto gli occhi di tutti, nonostante il presentarsi di deprecabili e pericolose teorie antiscientifiche. È di fronte a queste tendenze che percepiamo, con ancora maggiore chiarezza, quanto abbiamo bisogno della ricerca e della messa a disposizione dei suoi risultati, del trasferimento della conoscenza, affinché la scienza venga percepita come un fattore fondamentale per il miglioramento della vita di tutte e tutti”.

Nardini ha sottolineato “l’importanza delle materie scientifiche, in particolar modo nel percorso di formazione delle giovani generazioni, anche per avvicinarle al pensiero critico e al metodo scientifico”, e richiamato il tema della promozione delle pari opportunità e della lotta agli stereotipi di genere, “perché ancora oggi e' troppo basso il numero delle ragazze che decidono di intraprendere un percorso di studio, e quindi poi di lavoro, nelle materie scientifiche e tecnologiche”.

 Attualmente circa cento persone, tra ricercatori e dottorandi, lavorano all'osservatorio.

Le attività di ricerca dell'osservatorio coprono la maggior parte dei campi dell'astrofisica moderna: dallo studio del sistema solare, a quello delle galassie situate ai limiti dell'universo osservabile. All'osservatorio sono inoltre attivi gruppi sperimentali che sviluppano le tecnologie per la realizzazione di strumentazione avanzata a lunghezze d'onda visibile, infrarosse e radio.

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