Approvato il codice nazionale di comportamento dei dipendenti pubblici

Via libera al testo dopo le osservazioni del Consiglio di Stato. La nota dell'amministrazione comunale di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2023 16:27
Approvato il codice nazionale di comportamento dei dipendenti pubblici

Questa la nota dell'amministrazione comunale dopo l'approvazione e la pubblicazione del codice nazionale di comportamento dei dipendenti pubblici:

"Come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 81/2023 ne è stata data comunicazione ai dipendenti con mail questa mattina. Il Comune quindi riprenderà da settembre il dialogo con le parti per un puntuale e concordato adeguamento del proprio codice, nel pieno rispetto delle libertà di espressione costituzionalmente garantite e delle attività sindacali e dei rappresentanti dei lavoratori.Con questo decreto sono state apportate alcune modifiche al Codice di comportamento nazionale dei dipendenti pubblici che sono entrate in vigore il 14 luglio scorso e alle quali, come previsto dal decreto stesso, 'le amministrazioni danno la piu' ampia diffusione (...) ubblicandolo sul proprio sito internet istituzionale e nella rete intranet, nonche 'trasmettendolo tramite e-mail a tutti i propri dipendenti' e collaboratori.Per questo motivo, con la mail di oggi i dipendenti sono stati informati dell’approvazione delle modifiche e del link al quale è possibile consultare il testo aggiornato del Codice nazionale; è in preparazione anche una nota di illustrazione del DPR stesso, con particolare riguardo alle novità più importanti.A questo riguardo, si evidenzia che gli aggiornamenti sono volti a promuovere un’etica del lavoro in conformità con i principi cardine del Codice quali i doveri fondamentali di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta e costituiscono un portato del crescente fenomeno di digitalizzazione del lavoro e dei rapporti sociali, oltre che una esigenza collegata all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).Si fa riferimento in particolare al nuovo articolo 11-bis e 11 ter, che introducono maggiori regolamentazioni sull’utilizzo delle tecnologie informatiche, dei social media e dei dispositivi elettronici personali.L’art.

11-bis statuisce che 'L’amministrazione, attraverso i propri responsabili di struttura, ha facoltà di svolgere gli accertamenti necessari e adottare ogni misura atta a garantire la sicurezza e la protezione dei sistemi informatici, delle informazioni e dei dati'; tali accertamenti saranno possibili a seguito dell’adozione di specifiche linee guida adottate dall’Agenzia per l’Italia Digitale, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.Viene precisato che gli account istituzionali possono essere utilizzati solo per 'finalità connesse all’attività lavorativa o ad essa riconducibili', scoraggiando l’utilizzo di account personali se non in casi di 'forza maggiore'; che 'il dipendente è responsabile del contenuto dei messaggi inviati'; che è fatto espressamente divieto di inviare 'messaggi di posta elettronica, all’interno o all’esterno dell’amministrazione, che siano oltraggiosi, discriminatori o che possano essere in qualunque modo fonte di responsabilità dell’amministrazione'.

In un’ottica di equità e bilanciamento, è però prevista la possibilità per il dipendente di utilizzare gli strumenti informatici forniti dalla pubblica amministrazione per l’assolvimento di incombenze personali senza doversi allontanare dalla sede di servizio, purché ciò avvenga 'in tempi ristretti e senza alcun pregiudizio per i compiti istituzionali'.Il nuovo articolo 11-ter 'Utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media' contiene poi le regole di condotta per i dipendenti pubblici nell’uso degli account sui social media.Si precisa infatti che il dipendente deve utilizzare ogni cautela necessaria nell’uso dei propri account, affinché 'le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza', e che è tenuto ad 'astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale'.

Anche su questo specifico punto, l’amministrazione potrà dotarsi di 'una propria social media policy' per ciascuna tipologia di piattaforma digitale”, individuando in modo puntuale 'le condotte che possono danneggiare la reputazione delle amministrazione', e 'graduandole in base al livello gerarchico e di responsabiiltà del dipendente' ". 

In evidenza